Emilia Romagna

Diapason, da Enea un laser scanner per la tutela del patrimonio

Presentato a Ferrara al 27/o Salone del Restauro

Redazione Ansa

Si chiama Diapason ed è il laser scanner di ultima generazione realizzato dai ricercatori Enea per la tutela e la diffusione della conoscenza del patrimonio artistico-culturale. Ideato nell'ambito del progetto E-Rihs, è stato presentato alla 27/a edizione del Salone Internazionale del Restauro a Ferrara. Diapason consente di realizzare un modello 3D multispettrale dell'opera oggetto di indagine, grazie alle sette lunghezze d'onda del laser scanner - dall'ultravioletto fino al primo infrarosso - che permettono di acquisire immagini non alterate dalla luce ambientale superando i limiti dei dispositivi oggi in commercio. Queste caratteristiche lo rendono uno strumento adatto per valutare più facilmente lo 'stato di salute' di quadri, affreschi, opere scultoree e siti archeologici. "Le sue misure compatte consentono di ridurre i costi delle campagne di misura evitando difficoltà legate a trasportabilità e accessibilità presso alcuni siti. La stessa fase di post-produzione delle immagini acquisite, e quindi lo studio e il monitoraggio delle opere, risulterà semplificata dalla regolarità e 'pulizia' del set di dati generato", spiega Massimiliano Guarneri, ricercatore del Laboratorio Enea.
    Con questa tecnica sono state "acquisite" le opere "Autoritratto" e "La Primavera" del pittore seicentesco Mario De Fiori, conservate a Palazzo Chigi di Ariccia (Roma), come pure il "Ritratto di Papa Gregorio XIII", opera del XVI secolo del pittore italiano Scipione Pulzone, custodita all'Istituto Salesiano Villa Sora a Frascati (Roma) e divenuta famosa anche per aver fatto parte recentemente delle opere d'arte esposte in una serie di mostre organizzate in Giappone nell'ambito del progetto "Sol Levante nel Rinascimento italiano", a cura del Tokyo Fuji Art Museum. Nel caso specifico, il modello 3D ottenuto ha messo in risalto alcuni dettagli, come il fazzoletto stretto nella mano destra del pontefice o parte del drappeggio raffigurato nell'angolo destro superiore, non più facilmente visibili a occhio nudo a causa dell'inevitabile 'inscurimento' che la pittura ha subito nel tempo. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it