(ANSA) - BOLOGNA, 12 LUG - C'è anche la portavoce nazionale
di Potere al Popolo, Marta Collot, tra le tre persone condannate
in primo grado a 4 mesi dal Tribunale di Bologna per le proteste
in seguito all'uccisione dell'operaio egiziano e delegato
sindacale dell'Usb, Abd Elsalam, travolto da un camion durante
un picchetto per uno sciopero alla Gls di Piacenza il 14
settembre 2016. In tutto erano sette gli imputati, accusati a
vario titolo di resistenza aggravata, manifestazione non
autorizzata e altri reati di piazza.
Il giorno successivo alla morte dell'operaio ci furono
proteste in diverse città d'Italia e a Bologna avvennero alcuni
scontri davanti alla stazione ferroviaria, tra i manifestanti,
circa 150, arrivati in corteo e le forze dell'ordine schierate
davanti l'ingresso della stazione. Questa mattina Potere al
Popolo ha partecipato al presidio organizzato dall'Usb davanti
al Tribunale di Bologna in occasione della sentenza. "Il giorno
dopo l'uccisione di Abd Elsalam - ha detto Collot - c'è stata
una manifestazione di rabbia sacrosanta. Nonostante tutte le
testimonianze è stato assolto chi ha investito Abd Elsalam, e
viene condannato chi ha protestato. Se pensano di spaventarci si
sbagliano di grosso, continueremo a lottare e organizzarci,
anche per Abd Elsalam che ha pagato con la vita ma che ci ha
insegnato a non arretrare di fronte all'arroganza dei padroni".
(ANSA).
Scontri dopo investimento operaio, condannata Marta Collot
4 mesi per portavoce Potere al Popolo. 'Fu rabbia sacrosanta'