Travolte ed uccise da un treno a 15 e 17 anni. Sono morte così Giulia e Alessia Pisanu, sorelle di Madonna di Castenaso nel Bolognese.
In un attimo, in un solo boato le vite di Giulia e Alessia sono svanite andando ad impattare contro il muso in vetroresina del treno. Immediatamente sono scattati i soccorsi, sul posto la Polfer, gli agenti della Questura, la scientifica della polizia di stato, i carabinieri di Riccione e i vigili del fuoco di Rimini. Le due ragazze appena entrate alla stazione hanno avvicinato il titolare del bar che stava rifornendo i distributori automatici: "Una ragazza vestita di nero mi ha chiesto qualcosa, non mi sembrava molto lucida. Poi si è allontanata e si è incontrata con una amica che teneva in mano gli stivali". Una era Giulia, l'altra Alessia. L'uomo le vede andare verso il secondo binario dove era già fermo il treno per Ancona.
"Ho iniziato ad urlare, io come altri che erano in stazione. In mezzo agli urli abbiamo sentito il fischio del treno Freccia Rossa in transito sul primo binario. Poi una gran botta e tutti abbiamo cominciato ad urlare", dice ancora sconvolto. Non è stato facile per agenti della Polfer risalire all'identità delle due ragazze.
L'unico indizio un cellulare estremamente danneggiato intestato ad una ditta di traslochi di Castenaso. Attraverso la ditta, è stato quindi rintracciato il padre delle due ragazze che questo pomeriggio ha effettuato il riconoscimento dei pochi resti delle figlie. Per ore si è intrattenuto negli uffici della Polfer di Rimini per poter ricostruire nel dettaglio gli ultimi istanti di vita delle figlie. Con l'aiuto delle telecamere si è potuto vedere le ragazze entrare in stazione, ma non il momento dell'impatto. La ricostruzione dei momenti immediatamente precedenti l'impatto è stata fatta solo grazie alle testimonianze delle persone presenti.
Le due sorelle non erano passate inosservate, per i gesti e per la camminata. Quasi tutti i testimoni le hanno definite stanche e spossate forse dopo una serata passata sveglie. Come molti ragazzini avevano preso il treno per Riccione con l'intenzione di tornare a casa la mattina dopo aver ballato magari tutta la notte.
"A nome di tutta la comunità di Riccione esprimo profondo dolore per quanto accaduto questa mattina nella nostra Stazione e cordoglio per le famiglie colpite da questa immane tragedia. In questo momento di dolore verso le famiglie di queste due giovani donne, siamo vicini alle Forze dell' Ordine che stanno lavorando per fare luce su quanto accaduto", ha scritto poi in una nota la sindaca di Riccione Daniela Angelini.
Alcuni amici e parenti hanno portato mazzi di fiori nella casa di Madonna di Castenaso (Bologna) dove vive la famiglia di Giulia e Alessia Pisanu. "Abbiate rispetto di questo nostro momento", ha detto ai giornalisti una donna, sul cancello della villetta tra gli alberi, nei pressi della chiesa della frazione. Il padre delle due giovanissime vittime è conosciuto nel paese, titolare di una ditta di traslochi.
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