Emilia Romagna

Il Festival Verdi chiude un'era, pubblico come nel pre-Covid

Inaugurazione il 22 settembre, biglietti quasi esauriti

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 21 SET - Si inaugura il 22 settembre con La forza del destino il festival Verdi di Parma, in una edizione, la 22/a, che segna la fine di un'era ma anche con il ritorno di pubblico ai livelli pre-covid, come dimostra il botteghino, con biglietti quasi esauriti.
    "Il festival è sold out con i gruppi internazionali che sono tornati più numerosi di prima", ha spiegato Anna Maria Meo, la direttrice della manifestazione e del teatro Regio al suo ultimo anno. In scadenza è anche il contratto del direttore musicale Roberto Abbado che sarà sul podio della Forza del destino in un nuovo allestimento firmato dal franco-greco Yannis Kokkos, "un monumento della regia" come lo ha definito Meo. E dunque si tratta in qualche modo della fine di un'era.
    "Questo è il mio ultimo anno e mi auguro che chi mi succederà raccoglierà il testimone per un ulteriore sviluppo - ha spiegato - perché non si può galleggiare: o si cresce, o si torna indietro".
    Si conferma l'attenzione filologica con la messa in scena delle opere sempre in edizione critica e con un cartellone che include alcune rarità, quest'anno il Simon Boccanegra nella prima versione, che debuttò a Venezia nel 1857, che Valentina Carrasco ambienta nel mattatoio del porto di Genova. Altra caratteristica sono le ospitalità che si traducono nella collaborazione con l'orchestra della Rai (che, diretta da Michele Mariotti, esegue la Messa da requiem con un cast in cui spicca Marina Rebeka), e l'orchestra del Maggio Fiorentino diretta da Gatti che il 15 ottobre esegue i Quattro pezzi sacri di Verdi e brani del Parsifal di Wagner. Appuntamenti sono previsti però anche al teatro Magnani di Fidenza (per la prima volta) con la ripresa del Trovatore del 2016 e il teatro di Busseto, senza contare tutti gli eventi di Verdi Off per la città e la provincia. (ANSA).
   

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