Sono il nuovo "oro" della Sacca di Goro, i granchi blu, che possono arrivare anche al prezzo di 150 euro al chilo. E fanno gola a molti, tanto che nelle ultime settimane sono stati segnalati e denunciati diversi furti. E sarebbero provento di furto i 215 chili di granchi blu, privi di etichetta e tracciabilità, sequestrati dalla Guardia di finanza a Lido Volano, nel Comacchiese.
Il sequestro è scattato la scorsa notte, quando i finanzieri del nucleo mobile della tenenza di Comacchio hanno controllato, a Lido di Volano, un furgone per il trasporto di prodotti alimentari, con a bordo due cittadini cinesi, residenti a Prato, di cui uno titolare di una pescheria. All'interno del veicolo sono stati trovati per lo più granchi blu e rossi ancora vivi, riposti in recipienti di plastica, privi dei documenti necessari all'identificazione e tracciabilità del prodotto, il cui valore di mercato ammonterebbe a 15mila euro. Nel mezzo anche 30 chili di carni etichettate in lingua cinese (linguette di anatra e maiale essiccato), probabilmente utilizzate come esca per la pesca dei crostacei.
Al termine dei controlli i granchi, ancora vivi, come riscontrato dal personale del servizio veterinario dell'Asl di Ferrara, sono stati prima sottoposti a sequestro amministrativo e poi distrutti a seguito di provvedimento emanato dalla stessa autorità sanitaria.
Il conducente del veicolo è stato multato con sanzione amministrativa da 750 a 4.500 euro. Gli approfondimenti svolti portano a ritenere che il prodotto sequestrato, proveniente dalla Sacca di Goro, fosse destinato alla ristorazione, verosimilmente agli esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi in Emilia-Romagna e in Toscana.
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