Emilia Romagna

Musica: il Cuarteto Latinoamericano al debutto a Bologna

Il 10 novembre con un programma dedicato al Nuovo Continente

Redazione Ansa

 La seconda tappa del viaggio musicale della rassegna MICO - Bologna Modern della Fondazione Musica Insieme approda nel Nuovo Continente: il 10 novembre alle 20.30, all'Oratorio di San Filippo Neri, il Cuarteto Latinoamericano, che debutta nel capoluogo emiliano forte di quarant'anni di successi internazionali, proporrà un programma che vuol essere, appunto, un tributo alle Americhe, tanto vario e vasto quanto la cultura, la storia e la geografia di quella terra affascinante.
    Fondato in Messico, il Cuarteto Latinoamericano nasce con la missione di diffondere la musica americana nel mondo; oltre cento le opere contemporanee che gli sono state dedicate. La serata bolognese si aprirà con l'ultimo dei quartetti del compositore brasiliano Héitor Villa-Lobos, il N. 17, scritto a Rio de Janeiro nel 1957 e tenuto a battesimo dal Budapest String Quartet il 16 ottobre 1959 a Washington, un mese prima della morte dell'autore. Il viaggio del Cuarteto Latinoamericano prosegue poi con l'Adagio di Samuel Barber, il brano più celebre del compositore statunitense. Si tratta di un movimento del suo Quartetto per archi Op. 11 del 1936, eseguito per la prima volta nel 1938 in una trasmissione radiofonica dalla NBC Symphony Orchestra diretta da Arturo Toscanini, che ha poi portato il brano in tournée in Europa e in Sud America.
    Con The Elephant Man, del 1980, David Lynch è stato il primo regista ad utilizzare questo brano per accrescere l'intensità emotiva della pellicola, come accadrà poi nel film Platoon, del 1986, di Oliver Stone. Subito dopo il programma si immergerà nell'atmosfera sognante di Lullaby, la ninna nanna per quartetto scritta da George Gershwin nel 1919 all'età di 20 anni, su sollecitazione del suo insegnante, Edward Kilenyi. Il tema d'apertura è alla base dell'aria "Anyone Seed My Joe" del musical Blue Monday, presentato da Gershwin nel 1922. Il viaggio nel continente americano si concluderà nel cuore dell'Argentina con il Quartetto N. 1 op. 20 di Alberto Ginastera, completato nel 1948 con l'intento di fondere la tradizione popolare con le forme tipiche della tradizione colta occidentale. (ANSA).
   

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