Incentivi ad università e imprese che assumono talenti, trattenendo chi potrebbe andar via per mancanza di opportunità e facendo tornare chi se n'è andato, i cosiddetti 'cervelli in fuga'. È il cuore della nuova legge promossa dalla giunta dell'Emilia-Romagna guidata da Stefano Bonaccini, che insieme all'assessore al Lavoro Vincenzo Colla e all'assessora alla Scuola Paola Salomoni ha definito il provvedimento "la seconda legge identitaria" di questa amministrazione: la prima era la legge 14/2014 per attrarre investimenti .
C'è poi, sottolinea, il tema del salario: imprescindibile, "dare salari attrattivi", e combattere la precarietà. "Non possiamo permetterci - ha aggiunto - di perdere i nostri giovani che se ne vanno al di là della frontiera". Del resto, le imprese "dicono tutte la stessa cosa - ha detto Bonaccini - 'cerchiamo competenze, ma facciamo fatica a trovarle". Si parte a gennaio, dopo l'iter di approvazione che inizia lunedì con la formalizzazione in giunta. Verranno stanziati fondi europei del Fse (Fondo sociale europeo), ma ci sono 2 milioni pronti subito per incentivare le assunzioni. Previsti anche 100 milioni per borse di studio universitarie e servizi al 100% degli studenti idonei e 13 milioni per l'attrazione di investimenti. (ANSA).
Lavoro: E-R vara nuova legge per attrarre e trattenere talenti
Si parte a gennaio. Incentivi a chi assume, pronti 2 mln