Grazie anche all'utilizzo della tecnologia 3D, a un bambino georgiano di tre anni è stata curata una grave deformazione dell'anca, all'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. Il piccolo, arrivato all'ospedale con i suoi genitori da Tiblisi, capitale della Georgia, aveva sulla testa del femore sinistro una cisti ossea di grandi dimensioni che aveva provocato una frattura patologica, causando una deformazione dell'anca.
E' servito il lavoro di squadra di ortopedici di pediatria e oncologia, con il supporto di ingegneri per approntare un intervento personalizzato; vista l'età del paziente le dimensioni del femore e della zona sulla quale intervenire erano molto ridotte. L'operazione è stata pianificata attraverso una simulazione virtuale, con la realizzazione di un modello 3D dell'osso del bambino, sul quale poi sono stati studiati i vari passaggi ed elaborate le maschere chirurgiche di taglio per correggere la deformità.
Il percorso 3D è stato sviluppato nell'ambito del progetto Ti-Rams, nato dalla collaborazione tra i principali Irccs italiani, che si occupano di cura dei disordini muscolo-scheletrici. Dopo la rimozione della cisti ossea, sono stati inseriti una placca e innesti per riempire il difetto scheletrico. Ora, il bimbo sta bene ed è tornato a casa con la famiglia. L'intervento è stato svolto da Giovanni Trisolino dell'Ortopedia Pediatrica e da Costantino Errani della Clinica 3 a indirizzo oncologico, in collaborazione con l'ingegnere Grazia Chiara Menozzi del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Bologna. (ANSA).
Sanità: Rizzoli di Bologna cura bambino con intervento 3D
Georgiano di 3 anni, aveva una grave deformazione dell'anca