Emilia Romagna

Zaki, spero che questo incubo finisca

'Voglio tornare a studiare in Italia e lavorare su mio recupero'

Redazione Ansa

"Spero che questo incubo finisca presto e di poter tornare a studiare in Italia normalmente e avere la possibilità di lavorare sul mio recupero personale". Lo scrive su Facebook Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'Università di Bologna in occasione dell'ottava udienza del suo processo, a Mansura. Zaki rischia fino a 5 anni di carcere per diffusione di notizie false. Pur libero, dopo 22 mesi di custodia cautelare in carcere, il 31enne ricercatore in studi di genere ha un divieto di espatrio e non può lasciare l'Egitto.
    "Sono grato a tutti gli amici per il loro infinito sostegno.
    Ad ogni sessione ricevo un enorme numero di messaggi di sostegno e amore che mi fanno sentire di non essere solo in questa difficile esperienza e mi dà qualche speranza che qualcosa di bello possa accadere presto".
    Lo studente ricorda inoltre il periodo passato in cella. "Una delle più importanti crisi di chi è stato in carcere è che non esci dalla tua prigione - scrive il 31enne - anche se esci dalle sue mura, la prigione ti rimane dentro per molto tempo per accompagnarti nel resto del tuo viaggio, oppure questo è quello che succede a me finora, nonostante tutto cerco di sforzarmi per superare l'esperienza, trovi che ti attacca il più delle volte, anche se decidi di impegnarti in qualsiasi attività gioiosa, trovi ricordi e preoccupazioni di quanto accaduto, ti ricordi una lunga notte dentro i tuoi confini, la tua mente non ha smesso di pensare a questo incubo. Mantenere la propria sanità mentale è il lavoro più difficile dentro la prigione". (ANSA).
   

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