Emilia Romagna

Iran: morto dopo torture, a Bologna fiaccolata e sit-in

Giovani lo ricordano in zona universitaria davanti al Rettorato

Redazione Ansa

Un'ottantina di persone ha preso parte ad una fiaccolata con sit-in a Bologna per ricordare Mehdi Zare Ashkzari, il giovane poco più che trentenne morto in Iran dopo venti giorni di coma a seguito delle torture subite nel carcere in cui era stato arrestato, per aver preso parte alle manifestazioni di protesta che da mesi agitano il Paese. I partecipanti - amici e parte della comunità iraniana felsinea - si sono dati appuntamento intorno alle 18. 30 in zona universitaria, in via Zamboni 33, davanti al Rettorato dell'Ateneo nella cui facoltà di Farmacia Mehdi studiava. Sul selciato della piazzetta antistante è stata srotolata una bandiera iraniana e sono state accese delle candele a contornare il drappo e diverse fotografie appoggiati a terra.
    "E' il minimo che possiamo fare per commemorare un nostro caro amico - racconta un giovane ai microfoni della Tgr Emilia-Romagna - che ormai, diciamo, non è soltanto un nostro amico qua a Bologna ma è amico di tutti coloro i quali in Iran stanno manifestando, stanno protestando per ottenere un loro diritto naturale che è la libertà".
    Dalla notizia della sua morte, ieri, nel capoluogo emiliano è un susseguirsi di testimonianze di persone che hanno conosciuto il giovane, che per mantenersi aveva lavorato come aiuto cuoco nella pizzeria Ciao Vip, in zona universitaria. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it