Emilia Romagna

Ortopedico e geriatra insieme per trattare artrosi ginocchio

Studio, il paziente va gestito con modalità interdisciplinare

Un ospedale

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 04 GEN - L'artrosi di ginocchio è una condizione clinica comunemente associata a disabilità e ridotta qualità di vita. Un articolo pubblicato sulla rivista 'Aging Clinical and Experimental Research' prende, per la prima volta, in esame l'associazione tra artrosi di ginocchio e compresenza di effetti avversi. "Lo scopo di questa revisione della letteratura scientifica - spiega il primo autore Nicola Veronese, specialista geriatra al Dipartimento di medicina Interna e Geriatria dell'Università di Palermo diretto da Mario Barbagallo - è quello di considerare una patologia degenerativa articolare, come l'artrosi del ginocchio, come fattore di rischio predisponente severe entità cliniche di pertinenza internistica. Abbiamo valutato 3.847 lavori scientifici selezionato 5 meta-analisi che rispondevano a criteri di qualità e rigore metodologico ed estratto i dati relativi all'associazione tra artrosi di ginocchio e mortalità per patologie cardiovascolari, cadute e aterosclerosi subclinica evidenziando una associazione statisticamente significativa".
    "Questo studio conferma come il paziente con osteoartrosi del ginocchio debba essere gestito con modalità interdisciplinare - specifica l'ortopedico Francesco Pegreffi, docente al Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell'Università di Bologna e coautore dell'articolo - La prospettiva ortopedica, volta alla cura dell'articolazione interessata dal processo degenerativo, deve essere integrata a quella geriatrica, mirata alla prevenzione di patologie cardiovascolari e di cadute. Le cadute, soprattutto nei soggetti osteoporotici, sono responsabili di fratture difficili da trattare e costituiscono un'emergenza sanitaria concreta e attuale". "Tali patologie internistiche, correlate ad incremento della mortalità - aggiunge il professor Veronese - non possono essere sottovalutate nel paziente ortopedico. Deve quindi essere progettato un algoritmo terapeutico interdisciplinare. Solo così potremo trattare la patologia artrosica localizzata all'articolazione, migliorando la qualità di vita del paziente, ma nel contempo prevenire le patologie internistiche correlate al quadro artrosico che potrebbero essere responsabili di esito infausto per il nostro paziente". (ANSA).
   

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