Dieci anni di carcere e 100mila euro di provvisionale a favore delle vittime, ovvero la moglie e le due figlie. Questa la condanna arrivata ieri in tribunale a Modena nei confronti di un 60enne originario del Marocco e residente a Pavullo, sull'Appennino modenese, arrestato il 19 aprile dello scorso anno per violenza sessuale e maltrattamenti aggravati e continuati.
Secondo quanto emerso nel corso del processo, l'uomo per vent'anni avrebbe sottoposto le due figlie e la moglie a violenze continue, abusando della donna quando era incinta della prima figlia, arrivando anche a prenderla per i capelli e chiudendola in camera. Alla moglie l'uomo impediva di uscire di casa, mentre le figlie, secondo quanto ricostruito dai pm, dovevano vestirsi come l'uomo ordinava loro e non potevano fare attività sportiva. In casa era vietato parlare in italiano. Nel gennaio dello scorso anno l'episodio che ha portato le tre donne a ribellarsi. L'uomo ha spinto fuori dalla doccia la figlia minore perché voleva andare a dormire da un'amica, provocandole fratture alle costole. A quel punto, quando il 60enne è partito per il Marocco, dove ha un'altra famiglia, le tre vittime si sono rivolte ai carabinieri. (ANSA).
Violenze su moglie e due figlie, condannato a 10 anni
A Modena, l'uomo impediva loro perfino di parlare italiano