(ANSA) - ROMA, 27 GEN - Un profondo dramma personale. Ci
sarebbe questo dietro la decisione di Stefano Sparti, figlio di
Massimo, ex Banda della Magliana e grande accusatore di Giusva
Fioravanti e Francesca Mambro per la strage alla stazione di
Bologna del 1980, di togliersi la vita lanciandosi da un
edificio di 14 piani a Roma, nel quartiere Tor Bella Monaca.
Nella tasca dei pantaloni gli inquirenti hanno rinvenuto le
chiavi di casa.
Il pm Francesco Cascini, come da prassi, ha avviato un
fascicolo di indagine per istigazione al suicidio disponendo
l'autopsia ma al momento l'unica pista seguita è quella del
gesto volontario legato a vicende personali gravi. Sparti nel
dicembre del 2018 era stato ascoltato nel corso del processo
davanti alla Corte d'Assise di Bologna nell'ambito del processo
all'ex Nar Gilberto Cavallini accusato di concorso nella strage
della stazione e poi condannato all'ergastolo. (ANSA).
Giallo a Roma, indagini su morte figlio di un ex banda Magliana
Padre Sparti accusò Fioravanti e Mambro della strage di Bologna