Numero di imprese in lieve calo, nell'ultimo trimestre del 2022, in Emilia-Romagna. Secondo l'ufficio studi della Unioncamere regionale le aziende attive sono scese dello 0,8% - sotto le 400. 000 - a quota 397.523: 3.157 unità in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Tra i singoli settori, a cedere terreno in maniera più marcata sono state le industrie della moda (-256 imprese, -4,2%ì), in particolare, dal comparto delle confezioni (-179 unità, -4,2%), del tessile e della pelletteria. Sensibile diminuzione anche nel comparto della fabbricazione di macchinari e apparecchiature (-190 unità, -1,9%o), della fabbricazione di prodotti in metallo (-154 unità, -3,9%), della produzione alimentare, ambito in cui il numero delle aziende si è ridotto di 106 unità, pari al 2,3% e dell'alloggio e ristorazione (-502 unità, -1,7%) Di segno positivo, invece, l'andamento delle costruzioni, (+230 unità, +0,3%), del comparto dei servizi, (+394 imprese, +0,3%), delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+431 unità, +2,5%), delle imprese finanziarie e assicurative (+181 unità, +1,9%). Bene anche l'immobiliare (277 unità, +1%), avvantaggiato da bonus e superbonus, e i servizi di informazione e comunicazione (+90 imprese, +1%), determinato dalle imprese attive nella produzione di software, consulenza informatica e attività connesse (+72 unità, +1,9%) e nei servizi d'informazione e altri servizi informatici (+54 unità, +1,6%) Quanto alla forma giuridica, alla fine del 2022, le società di capitale hanno raggiunto quota 100.976 con un aumento nel decennio pari al 28,2% (+22.191 unità) mentre le ditte individuali che costituiscono ancora la classe di natura giuridica più diffusa pari al 54,9% delle imprese si sono attestate a quota 218.380 unità: rispetto a dieci anni prima la loro consistenza si è ridotta di 30.357 unità con un calo del 12,2%. (ANSA).
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