Emilia Romagna

Teatro:Carpi, Placido interpreta La bottega del caffè di Goldoni

Dal 25 febbraio al 'Comunale'

Redazione Ansa

(ANSA) - CARPI, 21 FEB - Il personaggio di don Marzio, protagonista della commedia "La bottega del caffè" di Carlo Goldoni, ha sempre attratto l'attenzione dei principali attori del teatro italiano, da Salvo Randone a Tino Buazzelli, da Giulio Bosetti a Pino Micol, e altrettanto importanti registi, da Luigi Squarzina a Maurizio Scaparro, da Edmo Fenoglio a Gianfranco De Bosio. A misurarsi ora col celebre personaggio goldoniano è Michele Placido, protagonista il 25 e 26 febbraio prossimi della stagione di prosa del Teatro Comunale di Carpi, nel modenese.
    Fra i testi più famosi della prolifica produzione di Carlo Goldoni (1707-1793), questa nuova produzione de "La bottega del caffè" si avvale della regia di Paolo Valerio: "Portiamo sulla scena tutta la vitalità e il divertimento della commedia, - spiega il regista - la comprensione che l'autore mostra per l'uomo (di cui ritrae con sottigliezza le virtù ed i lati oscuri) il suo amore viscerale per il teatro, per la scrittura, per gli attori, sulle cui potenzialità costruiva personaggi universali".
    L'azione si svolge in un campiello veneziano, su cui s'affaccia la "bottega" del titolo, dove alcuni personaggi, clienti abituali o di passaggio, danno vita a divertenti vicende nell'arco di una giornata, dall'alba a notte, durante il Carnevale. Il microcosmo è composto da Ridolfo il caffettiere, Pandolfo con la sua casa da gioco, la bellissima Lisaura, ex-ballerina, ma fra tutti spicca don Marzio, nobile napoletano in decadenza e inviso ai più, per il suo essere ambiguo e pettegolo. Poi arriva Placida, che, travestita da pellegrina, sta cercando il marito Flaminio, di cui ha perso ogni traccia.
    Con Michele Placido saranno in scena il figlio Michelangelo Placido insieme a Luca Altavilla, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Anna Gargano, Armando Granato, Vito Lopriore, Francesco Migliaccio, e Maria Grazia Plos. Lo spettacolo è coprodotto da Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production e Fondazione Teatro della Toscana. Sabato 25 sipario alle 21, domenica 26 alle 16. (ANSA).
   

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