Emilia Romagna

Mostra fotografica itinerante racconta violenza sulle donne

Dal 28 febbraio 'Un rifugio tutto per sè' di Marika Puicher

Redazione Ansa

Una mostra fotografica itinerante dedicata alle donne in stato di grave emarginazione e vittime di violenza, frutto di due anni di lavoro, cinque strutture di accoglienza coinvolte, più di trenta donne fotografate: dal 28 febbraio al 14 aprile il progetto fotografico di Marika Puicher 'Un rifugio tutto per sè' toccherà alcuni Comuni della provincia di Bologna (Castel di Casio, Marzabotto, Valsamoggia, Argelato) per approdare, il 29 marzo, al Palazzo Comunale del capoluogo, con ingresso libero e gratuito. Venticinque scatti per raccontare la violenza sulle donne e, soprattutto, su quelle che più di tutte sono vulnerabili: vittime di tratta, donne senza dimora, donne in case rifugio. La mostra è organizzata da MondoDonna onlus in occasione dell'8 marzo, giornata internazionale dei diritti della donna. Friulana di nascita, Puicher è specializzata in reportage a sfondo sociale e umanitario: si occupa soprattutto di diritti umani, questioni di genere e ambiente. Nel 2015 vince il Pride Photo Award con il progetto 'Ella (She)', nello stesso anno riceve la menzione d'onore ai Moscow International Foto Awards.
    Il racconto fotografico - ritratti, particolari, scorci significativi e momenti salienti della relazione d'aiuto - nasce da un'immersione in case rifugio, strutture antitratta e strutture accoglienza della grave emarginazione adulta. "Mi ha colpito tantissimo una delle ultime donne che ho incontrato in una delle strutture a bassa soglia: ho fotografato la sua schiena segnata da una profonda cicatrice. È stata lei a volere essere fotografata, per riappropriarsi del proprio corpo, più volte abusato e colpito, e poi per riemergere dai fantasmi del suo passato. Ascoltare la sua storia mi ha sconvolto", racconta la fotografa. "Questa donna è stata segregata in casa dal marito, che l'ha legata al letto e ripetutamente violentata. Ma nonostante quanto potesse essere spezzata, in tutti i sensi, era lì per condividere con me questo". (ANSA).
   

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