L'eccellenza dell'opera lirica continua a viaggiare lungo il circuito teatrale emiliano-romagnolo: anche lo scorso fine settimana gli spettatori dell'Alighieri di Ravenna e del Regio di Parma hanno infatti assistito a due riuscitissimi allestimenti di 'Bohème' di Giacomo Puccini e di 'Adriana Lecouvreur' di Francesco Cilea, salutandoli entrambi con caloroso entusiasmo.
Se la vicenda della fragile Mimì è stata immersa in un'ambientazione virtuale, con proiezioni e atmosfere di paesaggi visionari ispirati alla fantasia onirica di Odilon Redon (pittore tra i principali protagonisti del movimento simbolista), ideato da Cristina Mazzavillani Muti, quella più sanguigna dell'altrettanto sfortunata Adriana, attrice della Comédie-Francaise destinata anch'essa a morire, è stata trasposta dal regista Italo Nunziata in una sorta di salone/retropalco e ambientata negli anni '50 del '900, permettendo così il passaggio dal palcoscenico del teatro a quello della vita reale senza soluzione di continuità.
La produzione parmigiana contava, invece, su un cast che a giovani artisti ne affiancava altri ben più affermati. Così se la coppia dei protagonisti era affidata agli eccellenti Maria Teresa Leva (Adriana Lecouvreur) e Riccardo Massi (Maurizio), quella dell'antagnista Principessa di Bouillon veniva interpretata per la prima volta da uno dei principali mezzosoprani a livello internazionale qual'è Sonia Ganassi, con l'altrettanto esperto Claudio Sgura nei panni di Michonnet. Con l'Orchestra Toscanini diretta da quel cesellatore di suoni che è ormai Francesco Ivan Ciampa. Entrambi gli spettacoli hanno registrato un meritato successo in due sale esaurite. (ANSA).
La Bohème e Adriana Lecouvreur a Ravenna e a Parma
Grande successo per entrambe le opere