Emilia Romagna

Epar fa il punto sulla prescrizione dei crediti da lavoro

Recenti sentenze hanno modificato la giurisprudenza in materia

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 01 LUG - Diventare un punto di riferimento per i consulenti del lavoro e tutti i professionisti del settore e aprire una finestra sui temi più dibattuti, che magari non trovano una soluzione nella sola lettura nelle norme giuridiche di riferimento ma nel diritto vivente. È questo l'obiettivo che si pone Epar, ente bilaterale di Cifa Italia e Confsal, che al Festival del Lavoro di Bologna ha preso parte con un evento dedicato alla Prescrizione dei crediti di lavoro. Ne hanno discusso, insieme con Manlio Sortino, presidente di Epar, Giuseppe Tango, giudice della sezione lavoro del Tribunale civile di Palermo, Fabrizio Di Modica, avvocato giuslavorista, Andrea Cafà, presidente di Cifa e di Fonarcom, Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal.
    "Abbiamo affrontato il tema della prescrizione dei crediti da lavoro per tentare di dissipare possibili dubbi e per offrire punti di vista qualificati, che consentano una visione, la più completa possibile, del panorama legislativo attuale, anche in relazione alla più recente evoluzione giurisprudenziale intervenuta sull'argomento", ha spiegato il presidente di Epar, Manlio Sortino.
    Per Tango, giudice del lavoro del Tribunale di Palermo, è importante rilevare come "la giurisprudenza della Suprema Corte sia stata costretta ad intervenire in maniera decisa per fare chiarezza come quelle riforme avessero avuto conseguenze e come oggi il singolo giudice debba applicare questo istituto nella materia giuslavoristica".
    Ricco di spunti è anche il taglio dato dall'avvocato giuslavorista Fabrizio Di Modica: "Oggi la giurisprudenza ci ha dato la possibilità di riflettere su alcune soluzioni sulle quali stiamo e stanno lavorando, creando grandi opportunità perché la prescrizione in alcuni momenti riesce a essere un grande limite - dice - . È un grandissimo ostacolo per chi ha necessità di confrontarsi coi propri diritti e la sua tutela".
    (ANSA).
   

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