Creare un piano d'azione strategico per l'agricoltura biologica, dare vita al marchio del Made In Italy bio, sostenere i consumi interni e dare un ulteriore impulso all'export per il settore. Sono i temi al centro della 35esima edizione del Sana, il salone internazionale del naturale e del biologico, in corso a Bologna dal oggi al 10 settembre.
Da parte del governo, assicura il sottosegretario D'Eramo, "c'è particolare attenzione a sostenere le imprese agricole", in particolare del settore biologico "che vale complessivamente circa 5 miliardi di euro" con un piano d'azione nazionale per il settore, invocato anche dalle associazioni di categoria come Cia, Assobio e Federbio.
Grazie agli aiuti ai produttori, sarà possibile anche sostenere i consumi interni. Tema importante per l'assessore Agricoltura del Comune di Bologna, Daniele Ara, che ha parlato della necessità di "ricostruire un ceto medio del cibo", dando a tutti la possibilità di mangiare in modo sano.
I produttori emiliano-romagnoli sono all'avanguardia, assicura l'assessore regionale all'Agricoltura, Daniele Mammi.
"Le nostre imprese vanno avanti - dice - noi le vogliamo sostenere con 200 milioni di euro. L'Emilia-Romagna è già al 20% del territorio coltivato con agricoltura biologica e noi vogliamo superare il 25-30% prima degli obiettivi fissati a livello comunitario. Vogliamo essere sempre più il cuore agroalimentare del Paese non solo per la quantità ma soprattutto per la qualità delle nostre produzioni". (ANSA).
Al via la 35esima edizione del Sana, all'insegna del bio
Al centro piano d'azione strategico e marchio Made in Italy