Emilia Romagna

Tour 'sold out' in Giappone per Gruppo Ocarinistico Budriese

Strumento in terracotta porta nel mondo la cultura popolare E-R

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 24 NOV - Quinto tour in Giappone per il Gruppo Ocarinistico Budriese, dieci tappe in grandi teatri da almeno 500 posti già sold out prima della partenza, con un repertorio che comprende brani di Rossini, Morricone, Hisaishi, Verdi, Piazzolla. "Da anni seguo con interesse la realtà dell'ocarina, strumento di cui Budrio è la capitale mondiale, così come il Gob è l'ensemble con la massima reputazione internazionale - commenta l'assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori - Questo strumento, che in Italia è largamente sottovalutato, è assai diffuso in Giappone, Corea del Sud, Cina e Taiwan, e sarebbe un prezioso mezzo di comunicazione culturale con l'Asia se all'ocarina dedicassimo maggiore attenzione".
    L'ensemble è formato da Giulio Boccaletti, Fabio Galliani, Valentina Gnudi, Emiliano Bernagozzi, Leonardo Carbone, Gianni Grossi, Alberto Ciarrocca.
    Il Gruppo Ocarinistico Budriese, nato a Budrio (Bologna) nel 1864 in seguito all'invenzione dell'ocarina nel 1853 da parte di Giuseppe Donati, dagli anni '80 ha puntato alla riscoperta di un repertorio classico e operistico e alla sperimentazione di nuove sonorità legate alla musica contemporanea. Negli anni successivi è stato testimonial della cultura musicale emiliana con concerti in Australia, Argentina, Cile, Stati Uniti ed Estremo Oriente.
    L'ocarina è uno strumento a fiato di terracotta presente nella cultura popolare nel bacino della provincia di Bologna e ampiamente diffuso nel nord Italia: dall'anno accademico 2022/23 al Conservatorio G.B. Martini di Bologna è attivo, unico in Italia, un corso accademico di primo livello (triennio) in Musiche tradizionali, dedicato allo studio dell'ocarina, e dal 2025/2026 sarà attivo anche il biennio in Musiche tradizionali-indirizzo Ocarina che, al termine del percorso di due annualità, rilascerà il Diploma accademico di secondo livello. "Il riconoscimento come materia di insegnamento nel prestigioso Conservatorio di Bologna è un deciso passo nella giusta direzione - sottolinea Felicori - La Regione ha sostenuto le passate edizioni del Festival internazionale che ogni due anni si tiene a Budrio e nella provincia di Bologna, e che si svolgerà nuovamente nell'aprile 2024". (ANSA).
   

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