Nella notte è morto a 87 anni lo storico dell'arte Eugenio Riccomini.
"Un gigante che amava Bologna, che come la fontana del Giambologna ci ha educato ad amare la bellezza della nostra città. Ha servito con onore il Comune e le istituzioni del nostro paese. Lo ricorderemo con affetto e grande riconoscenza", dice il sindaco Matteo Lepore. "Ti immagino sul ponteggio di una cupola a rimirare i dettagli dell'affresco più bello.
Le più sentite condoglianze alla famiglia e ai tanti amici". Nel 20021 Bologna gli conferì l'archiginnasio d'oro.
Dal 1970 al 1995 Riccomini fu consigliere comunale di Bologna, dove fu anche assessore alla Cultura e due volte vicesindaco (nel 1985-1986 e nel 1989-1990) nelle Giunte Imbeni. Tra il 1995 e il 2001 è stato anche direttore dei Musei civici d'arte antica di Bologna. Divulgatore, conferenziere, appassionato di storia dell'arte e storia in genere e del territorio emiliano. Nel 1973-1974 fu incaricato dal ministero di organizzare un'esposizione della pittura italiana del Settecento: la mostra fu esposta all'Ermitage di Leningrado, a Mosca e Varsavia. Nel 1977 divenne soprintendente ai beni artistici e storici per le province di Parma e Piacenza. Nel 1980 completò i restauri della cupola del duomo di Parma, mantenendo i ponteggi per un mese dopo la fine dei lavori per permettere al pubblico di ammirare da vicino gli affreschi. Nel 2006 ha organizzato con Daniele Benati una grande mostra monografica su Annibale Carracci, esposta a Bologna e a Roma.