Emilia Romagna

I personaggi dell'anno in Emilia-Romagna

Giuseppe Parmiani, a 93 anni la casa demolita per l'alluvione

Mattarella a Lugo, 'il Teatro ritorner� come prima'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 29 DIC - I personaggi del 2023 in Emilia-Romagna.
    * GIUSEPPE PARMIANI, A 93 ANNI CASA DEMOLITA PER L'ALLUVIONE

A 93 anni si è ritrovato senza casa: tra i simboli dell'alluvione che a maggio ha devastato la Romagna c'è Giuseppe Parmiani. La sua casa, irrimediabilmente danneggiata dalla rotta del Santerno, è stata demolita per per un'ordinanza firmata dal sindaco di Lugo, perché la demolizione era necessaria per i lavori di ripristino dell'argine. Il 30 maggio Giuseppe si è incontrato con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per raccontargli che è rimasto vivo perché è stato allontanato tempestivamente prima dell'esondazione dalla macchina dei soccorsi che si è messa in moto con le esondazioni.
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    * FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO, IL COMMISSARIO CON LE STELLETTE

Era diventato noto al grande pubblico quando Draghi gli affidò l'incarico di commissario per l'emergenza sanitaria con il compito di organizzare la campagna vaccinale. Dopo l'alluvione in Romagna, e dopo settimane di tira e molla e polemiche con la Regione che avrebbe voluto in quel ruolo il presidente Bonaccini, il governo ha affidato al generale dell'esercito Francesco Paolo Figliuolo il ruolo di commissario della ricostruzione post-alluvione. È lui che ha gestito, e continuerà a farlo, l'erogazione dei ristori e l'organizzazione dei cantieri.
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    * IRENE PRIOLO, LA DONNA AL COMANDO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Assessora con delega ad ambiente e protezione civile, si è trovata in prima linea a gestire l'alluvione che a maggio ha colpito la Romagna. Con il pragmatismo che le deriva dall'esperienza da sindaca, Irene Priolo (che da quando Elly Schlein è approdata in parlamento è vicepresidente della Regione) si è guadagnata visibilità e consensi. Ed è naturalmente diventata una delle pretendenti più accreditate per occupare la poltrona che (a meno di improbabili ok del governo al terzo mandato) a breve sarà lasciata libera da Stefano Bonaccini.
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    * PATRICK ZAKI, FINALMENTE LIBERO DI TORNARE A BOLOGNA

Prima la condanna a tre anni di reclusione, poi la grazia concessa dal presidente egiziano Al Sisi grazie anche alla pressione del governo e dell'opinione pubblica dell'Italia: il 23 luglio, dopo tre anni di calvario, Patrick Zaki ha potuto rimettere piede a Bologna e ricevere l'abbraccio della città che durante la sua reclusione e la sua vicenda giudiziaria non ha mai smesso di combattere per la sua libertà. Pochi giorni prima si era laureato, in collegamento da casa sua. Poi, a settembre, il matrimonio in patria con la fidanzata prima di tornare a Bologna e riprendere la sua vita.
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    * BEPPE & ELENA, LA FAMIGLIA CARLETTI DA NOVELLARA

Beppe ed Elena Carletti da Novellara (Reggio Emilia), padre e figlia, con due lavori molto diversi, ma entrambi protagonisti dell'anno che sta per finire. Beppe Carletti, ha festeggiato un traguardo di cui pochissimi musicisti nel mondo possono fregiarsi: i sessant'anni di attività della band che ha fondato, ovvero i Nomadi. Elena è sindaca del suo paese ed è stata in prima linea per la lotta alla violenza di genere e per l'integrazione, in particolare per il caso Saman. Il Comune, infatti ha deciso di rendere la ragazza di origine pachistana uccisa nel 2021, novellarese ad honorem come simbolo imperituro.
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    * GIULIA LEONE, HA SALVATO UNA RAGAZZA DALLA VIOLENZA

Di fronte a quella che poteva essere una violenza sessuale, non si è girata dall'altra parte, ha messo da parte la paura ed è intervenuta, strattonando uno degli aggressori, sventando la violenza e permettendo alla polizia di fermare i due responsabili. Giulia Leone, studentessa bolognese di origine siciliana, con il suo intervento decisivo a fine settembre in via delle Belle Arti, in zona universitaria, è un simbolo della lotta alla violenza di genere. Il Comune di Bologna l'ha premiata con la medaglia al merito civico intitolata all'ex sindaco Giorgio Guazzaloca.
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    * STEFANO BERTUZZI, IL MURATORE CON UN BRACCIO SOLO

Il 19 ottobre 1992, quando a causa di un incidente sul lavoro i medici furono costretti ad amputargli un braccio (finito nel motore di un trattore mentre aiutava una persona), Stefano Bertuzzi aveva solo 24 anni e dopo 30 anni fa ancora il mestiere che ha sempre voluto fare e sa fare bene: il muratore, a Perino (Piacenza). La sua storia è stata immortalata dalla fotografa Nataliia Matiash, bobbiese di origine ucraina, e ha partecipato al concorso 'Costruire', come simbolo della volontà di non arrendersi, mentre gli incidenti sul lavoro continuano a mietere vittime e infortuni gravissimi.
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    * THIAGO MOTTA, L'ALLENATORE CHE FA SOGNARE BOLOGNA

È arrivato a Bologna in punta di piedi e dopo un campionato positivo (chiuso al nono posto), ha fatto del Bologna una delle protagoniste indiscusse della serie A. Con i suoi modi pacati, i costanti richiami all'umiltà, ma soprattutto con il suo gioco bello e vincente, l'allenatore italo-brasiliano Thiago Motta ha conquistato Bologna che adesso sogna l'Europa dopo un girone d'andata scintillante: quarto posto, quarti di finale di Coppa Italia e il lancio di calciatori come Zirkzee e Ferguson, punti fermi rossoblù e oggetto del desiderio di squadre di mezza Europa. (ANSA).
   

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