Emilia Romagna

Minaccia e picchia la moglie rompendole il naso, arrestato

Nel Modenese, per la donna una prognosi di almeno 20 giorni

Redazione Ansa

Picchiava la moglie, la minacciava, umiliava e ne limitava anche la libertà e gli spostamenti. Vessazioni culminate in un episodio particolarmente violento a dicembre quando l'uomo ha preso a pugni la donna spaccandole il naso. Il 57enne, italiano, che dovrà ora rispondere di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali continuate e aggravate, è stato arrestato e portato in carcere dai carabinieri di Finale Emilia (Modena). La misura, informa la Procura di Modena, è stata eseguita ieri dai militari. Dalle indagini è emerso fra l'altro che l'uomo impediva alla vittima di avere frequentazioni esterne, ne controllava ogni contatto telefonico, le vietava ogni tipo di relazione e le impediva di uscire di casa o di muoversi in libertà. Il 19 dicembre la brutale aggressione alla moglie, colpita ripetutamente con pugni al volto fino a fratturarle il setto nasale e a procurarle un grave trauma da percosse. Prognosi di almeno 20 giorni.

Sempre nel Modenese un altro episodio di aggressione e minacce in ambito familiare. Il 28 dicembre una donna è stata spinta a terra in casa dal marito dopo una lite e poi è stata presa a schiaffi al volto e colpita con un pugno a un orecchio. Dopo l'aggressione è stata soccorsa dal 118 e portata in ospedale, con prognosi di sei giorni. I carabinieri della stazione di Finale Emilia, intervenuti, hanno ricostruito quanto accaduto dopo la querela della donna, che ha denunciato anche altri episodi simili accaduti in passato. Non solo percosse, schiaffi ma anche minacce di morte, umiliazioni, ingiurie e prevaricazioni pure davanti al figlio minore. Per l'uomo - 53 anni - è stato disposto l'allontanamento d'urgenza da casa. Oggi, su richiesta della Procura di Modena, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il provvedimento adottato d'urgenza e ha disposto nei confronti dell'uomo, indagato per i delitti di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, la misura cautelare coercitiva dell'allontanamento dalla casa familiare, del divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima e del divieto di avvicinarsi alla persona offesa e a uno dei figli a una distanza inferiore a 500 metri.
   

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