L'Ausl Romagna ha revocato la convenzione con Mauro Passarini, il medico di base finito al centro di una maxi inchiesta per centinaia di false vaccinazioni contro il Covid-19. La decisione, comunicata formalmente ieri ai suoi pazienti, verrà applicata a partire da venerdì.
Intanto anche un gruppo di suoi sostenitori raccolti sotto al motto "#rivogliamo il nostro medico", ha annunciato battaglia lamentando il fatto che una comunicazione così importante, sia giunta con "soli tre giorni di preavviso". E sottolineando tutti i disagi che la scelta dell'Ausl comporterà soprattutto per anziani e disabili. Passarini era stato arrestato dalla polizia il 10 novembre 2021 in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Dopo qualche giorno aveva ottenuto i domiciliari. Quindi a fine marzo 2022 era tornato libero con il solo obbligo di dimora sul territorio comunale caduto il 5 luglio con conseguente reintegro nell'Ordine dei medici. Infine aveva patteggiato due anni di reclusione per falso, peculato per via della contestata appropriazione di fiale Pfizer; ed evasione per avere parlato il 17 novembre 2021 a un giornalista uscendo di casa mentre si trovava ai domiciliari. La corruzione era invece stata esclusa. Per quanto riguarda i 227 pazienti finiti nei guai in concorso nei guai con lui per i falsi vaccini, è ancora in corso la maxi-udienza preliminare. (ANSA).
Falsi vaccini Covid, l'Ausl revoca la convenzione a un medico
Aveva patteggiato due anni per centinaia di iniezioni fasulle
