Accoltellato al collo da uno sconosciuto che si è presentato mascherina sulla bocca e parrucchino in testa nella chiesa di Sant'Ignazio, sede del museo diocesano di Carpi, in provincia di Modena, per danneggiare il quadro 'Inri-San Longino', parte dell'esposizione 'Gratia Plena'. Andrea Saltini, artista carpigiano di fama internazionale e autore delle tele che la compongono, è stato dimesso dall'ospedale dopo qualche ora con alcuni punti di sutura, se la caverà. Ha sporto denuncia contro ignoti e "si trova in evidente stato di choc", spiega l'avvocato che lo assiste, Giuseppe Chierici, aggiungendo che l'artista "chiede alla comunità intera di Carpi di riflettere sui limiti del dissenso, del diritto di critica, del diritto di manifestazione del pensiero e sul contenuto degli innumerevoli post che sono stati diffusi e condivisi sui social nelle scorse settimane arrecandogli profondo turbamento".
Solo qualche giorno fa, a commento di una escalation di reazioni che aveva fatto seguito all'inaugurazione di un evento realizzato insieme dalla diocesi, aveva parlato di un clima "da Medioevo". Ora ecco che la polizia è sulle tracce di quello che al momento apparirebbe come un estremista cattolico, dileguatosi dopo l'accaduto: munito di bomboletta spray e coltello, è entrato nel luogo di culto, ha danneggiato la tela con la lama e la vernice e quando l'artista, che era presente, ha tentato di fermarlo, lo ha colpito. La dinamica lascia pensare che l'uomo fosse lì per il solo vandalismo, ma saranno le indagini a chiarire. Da quasi un mese la mostra 'Gratia Plena' di Saltini è finita infatti sotto il fuoco delle critiche provenienti dagli ambienti più tradizionalisti del mondo cattolico. I primi sono stati i giornalisti de 'La nuova bussola quotidiana'; lo scorso 4 marzo, in un articolo dal titolo 'Una mostra blasfema nella chiesa del vescovo. E la chiamano arte nel testo, si criticava proprio la tela 'Inri-San Longino' perché lascerebbe intendere un atto sessuale. Interpretazione che il pittore ha immediatamente respinto.
Ha fatto seguito una petizione, arrivata ad oltre 20mila sottoscrizioni, poi la celebrazione di un rosario di purificazione di fronte alla chiesa e anche un 'esorcismo' del sedicente 'diacono esorcista padre David', al secolo Davide Fabbri. La mostra è finita anche all'attenzione della procura della Repubblica: a portarcela l'avvocato forlivese Francesco Minutillo, a nome di "tanti fedeli". Il fascicolo aperto dai magistrati per offesa a confessione religiosa, che vedeva iscritti non solo Saltini ma anche l'arcivescovo Erio Castellucci, va verso l'archiviazione. L'avvocato Minutillo, che ha già annunciato si opporrà alla richiesta di archiviazione, oggi non ha commentato il fatto di cronaca, per poi aggiungere: "Certo è che, dopo le migliaia di firme di protesta e dopo i numerosi esposti depositati e l'apertura di un fascicolo presso la procura della Repubblica, uno spirito di sana prudenza cristiana avrebbe suggerito di togliere almeno quel quadro dalla mostra". Il ferimento dell'artista ha suscitato numerose reazioni. Su tutte quelle del sindaco Alberto Bellelli, che parla di "follia": "Un atto di estrema violenza che non può trovare alcuna giustificazione. Desidero esprimere la mia più sincera vicinanza ad Andrea e alla sua famiglia, anche a nome della città. Abbassare i toni è una responsabilità di tutti". La Diocesi esprime "vicinanza e piena solidarietà" a Saltini "per l'inaudito atto di violenza di cui è stato vittima". Corrono nel frattempo le indagini della polizia, mentre non si hanno notizie in merito a possibili sospensioni della mostra 'Gratia Plena', la cui conclusione è fissata al 2 giugno.