(ANSA) - RAVENNA, 03 MAG - "Somme irrisorie erogate alle
imprese, ristori da zero virgola, a fronte di una narrazione
inaccettabile fatta di annunci di rimborsi al 100%, mentre la
realtà è fatta di burocrazia, lentezze e fondi mai arrivati.
Sono tanti i conti che non tornano nel processo di ricostruzione
del tessuto economico che avrebbe dovuto far seguito
all'alluvione del maggio 2023". A un anno dai primi eventi
alluvionali, prologo di quelli che il 16 e 17 maggio allagarono
la Romagna provocando vittime e danni, la Legacoop ha riunito
imprese e istituzioni in un'iniziativa chiamata "Facciamo presto
che è tardi".
Luogo dell'iniziativa i magazzini della Copura, una delle 22
imprese associate a Legacoop Romagna che furono invase dalle
acque e oggi sono ripartite grazie principalmente agli sforzi
dei propri soci e del sistema cooperativo.
"I dati resi pubblici ad aprile sulla stampa dalla struttura
commissariale - ha sostenuto il presidente di Legacoop Romagna
Paolo Lucchi - ci dicono che fino a pochi giorni fa le domande
completate sulla piattaforma Sfinge erano 775, di cui appena 63
avevano superato il controllo Invitalia. Le pratiche pronte per
la liquidazione erano una quarantina, per un valore di 1,5
milioni di euro, ma le pratiche che avevano ricevuto una prima
parte di contributo erano 29, per un totale di 400mila euro.
Qualcuno può spiegarci queste cifre, visto che i danneggiati
dall'alluvione sono stati quasi 90mila, di cui 16 mila imprese,
e i danni stimati in Emilia-Romagna sono di 8,5 miliardi, di cui
3,5 a privati? Ci sono stati promessi ristori al 100%, ma è
sempre più difficile dichiararsi ottimisti". (ANSA).
Alluvione: Legacoop, dopo un anno rimborsi irrisori alle imprese
'La realtà è fatta di burocrazie, lentezze e fondi mai arrivati'