Emilia Romagna

Bologna Festival dedica quattro giornate ad Antonio Vivaldi

Dal 20 al 23 maggio concerti-reading, film, visite e incontri

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 13 MAG - Ideato da Bologna Festival e sostenuto da Illumia, dal 20 al 23 maggio prossimi, tra la Chiesa di Santa Cristina della Fondazza (restituita anche alla cultura con 340 nuove sedute), il Museo della Musica e il Cinema Modernissimo, il progetto Prospettiva Vivaldi si concretizza a Bologna in una quattro giorni di approfondimento sulla vicenda artistica e su quella legata al volto del compositore veneziano.
    Concerti-reading, proiezioni cinematografiche, visite e incontri per conoscere meglio il cosiddetto "prete rosso", celebre soprattutto per le sue Quattro stagioni ma autore assai prolifico, legato a Bologna poiché nel Museo cittadino dedicato alla Musica si conserva l'unico ritratto ad olio che lo raffiguri ritrovato nel 1938 nei magazzini del Conservatorio.
    Nel museo il 21 maggio ci saranno una visita commentata e una tavola rotonda, mentre nelle quattro giornate, di quello che è un vero e proprio festival nel festival, il Cinema Modernissimo ospiterà 7 film di Bozzetto, Anger, Pasolini, Kurosawa, Renoir, Lanthimos e Melville le cui colonne sonore contengono anche musiche di Vivaldi.
    Il cuore della manifestazione sono però i due concerti (20 e 23 maggio alle 20,30 in Santa Cristina) con Federico Maria Sardelli, il massimo esperto vivaldiano degli ultimi anni, con il suo Ensemble Modo Antiquo che propone L'affare Vivaldi, il racconto appassionante di un patrimonio musicale vasto e complesso, tra oblio e riscoperte. A seguire, il 23, l'appuntamento II volto di Vivaldi, concerto-reading su testi, immagini e drammaturgia di Sardelli, presentato in prima assoluta italiana. Nel programma musicale, oltre a pagine strumentali per oboe, violino e archi, trova spazio la prima esecuzione in tempi moderni dell'aria "Nemico tu mi sei" dall'opera La Candace, affidata al soprano Jennifer Schittino.
    "Nell'ambito della programmazione di Bologna Festival - ha spiegato la sovrintendente Maddalena da Lisca - nasce un progetto per avvicinarci alla figura di un artista che dopo aver goduto di un'ampia fama è caduto, negli ultimi anni della sua vita, nel completo oblio, per poi riapparire, a 200 anni dalla morte, tra gli autori più eseguiti di oggi, nelle sale da concerto, sui media, al cinema". (ANSA).
   

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