Emilia Romagna

Ex vigilessa uccisa: difesa, 'tutto in 3 minuti, un incidente'

La decisione sulla convalida del fermo nelle prossime ore

Redazione Ansa

Nessuna volontà di uccidere, ma un tragico incidente: un colpo di pistola partito per errore durante una colluttazione nell'ufficio. L'ex comandante della polizia locale di Anzola Giampiero Gualandi, indagato per l'omicidio di Sofia Stefani, 33enne ex vigilessa, ha risposto per circa un'ora e mezza alle domande del giudice, confermando la versione già data nelle dichiarazioni di giovedì sera: la donna e il suo assistito avevano avuto una relazione che lei voleva portare avanti, lui invece voleva troncare. Giovedì lei è andata nel suo ufficio, lui aveva con sé la pistola d'ordinanza che stava pulendo, c'è stata la colluttazione e il colpo sparato. "Tutto è durato tre minuti". Il difensore, avvocato Claudio Benenati, si è opposto alla convalida del fermo e alla custodia cautelare in carcere, chiesta dalla Procura di Bologna. Il gip Domenico Truppa si è riservato la decisione, attesa nel pomeriggio.

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