Emilia Romagna

Accademia Scienze Bologna, 'non chiudere Museo della Storia'

'Scelta incongrua il ventilato utilizzo per il Museo Morandi'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 01 GIU - "La scelta di chiudere una prestigiosa istituzione come il Museo della storia di Bologna non trova giustificazioni accettabili e costituirebbe un vulnus insanabile al prestigio culturale della città": lo dichiara all'unanimità il Consiglio direttivo dell'Accademia delle Scienze di Bologna, sottolineando tra l'altro che "il ventilato utilizzo della sede di Palazzo Pepoli per il Museo Morandi, oltre a essere una scelta incongrua sia sul piano culturale che rispetto alle stesse aspettative dell'artista e dei suoi famigliari, non può essere il pretesto per la chiusura di un museo altrettanto rilevante come il Museo della storia di Bologna".
    In un documento (firmato dai professori Luigi Bolondi, Paola Monari, Lucio Cocco, Giuseppe Sassatelli, Aldo Rota e Annarita Angelini) si rileva che il Museo della storia a Palazzo Pepoli, progettato da Genus Bononiae "con motivazioni allora come oggi condivise da tutta la cittadinanza", e ora passato in comodato gratuito al Comune, è un'istituzione culturale "che per le sue caratteristiche non ha eguali in Italia ed è un vanto della città, apprezzato da moltitudini di turisti e di studenti". La necessità di adeguamenti e ristrutturazioni "non deve essere una motivazione per la chiusura, ma uno stimolo per il miglioramento e l'innovazione", e anche i costi di gestione elevati devono piuttosto essere "un'occasione per una rivalutazione dei modelli gestionali e organizzativi". Tutti i musei, poi, vanno considerati "parte integrante dell'offerta culturale propria della città, dalla quale deriva un indotto turistico difficilmente quantificabile. E caratterizzano l'identità stessa della città".
    Il Museo della storia di Bologna, che - si legge sul sito web di Genus Bononiae - è "tempoiraneamente chiuso per un guasto tecnico" e "riaprirà il prima possibile", ospita un percorso in 34 sezioni tematico-cronologiche, dedicato alla cultura e alle trasformazioni della città dalla Felsina etrusca ai giorni nostri. Tra pannelli multimediali e grafici illustrati, il palazzo custodisce preziosi reperti archeologici e opere d'arte come dipinti del Guercino, dei Carracci e di Giacomo Balla.
    (ANSA).
   

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