(ANSA) - BOLOGNA, 01 GIU - Ultimi giorni di campagna
elettorale, anche in Emilia-Romagna per le elezioni di sabato e
domenica: oltre alle Europee andranno al voto cinque capoluoghi
e molti altri Comuni più piccoli. Una settimana nella quale non
sono previsti appuntamenti con i principali leader.
Le Europee in Emilia-Romagna avranno però anche un altro
significato: la chiusura delle urne sarà infatti il fischio
d'inizio di un'altra campagna elettorale, che, verosimilmente a
fine ottobre o inizio novembre, porterà all'elezione del nuovo
presidente della Regione. Stefano Bonaccini è infatti capolista
del Pd nella circoscrizione nord-est e sarà eletto
all'Europarlamento, anticipando di qualche mese la fine naturale
del suo mandato. "Se ne parla dopo le Europee", è la frase
standard che da una settimana sta girando, sia nel
centrosinistra, sia nel centrodestra, su quello che succederà
per le regionali.
Il peso dei vari partiti che uscirà dalle urne sarà
ovviamente un aspetto determinante, ma le prove generali che più
che dalle Europee sono rappresentate dalle comunali, lasciano
supporre che le coalizioni si presenteranno unite.
La fibrillazione maggiore è attualmente nel centrosinistra
che non può rischiare di perdere la propria regione simbolo. I
pretendenti alla successione di Bonaccini sono molti e tutti in
casa Pd: il sindaco di Ravenna Michele de Pascale che ha
incassato il sostegno del leader di Azione Carlo Calenda, la
vicepresidente Irene Priolo e l'assessore al lavoro ex Cgil
Vincenzo Colla sono al momento i nomi più caldi, ma non è
scontato che il candidato esca da questa terna. Dalla settimana
prossima si capiranno meglio giochi e posizionamenti.
Il centrodestra è alla non facile ricerca di un nome non
direttamente riconducibile alla politica per cercare l'impresa
mai riuscita di vincere in Emilia-Romagna. Ma anche in questo
caso molto dipenderà da quali equilibri usciranno dalle urne.
(ANSA).
In E-R le Europee daranno il via al post-Bonaccini
Ultimi giorni di campagna elettorale, ma si pensa già al dopo