Emilia Romagna

A San Marino la Democrazia Cristiana partito di maggioranza

Da 65 quasi sempre al Governo ottiene il 34,14%

Redazione Ansa

(ANSA) - SAN MARINO, 10 GIU - Sono 65 anni che a San Marino il Pdcs, la democrazia cristiana sammarinese, è partito di maggioranza del Paese. E in questi 65 anni, tranne che per pochissime volte, è stata sempre al Governo segnando in tutto la storia post bellica moderna della piccola repubblica di San Marino. Le elezioni 2024, conclusasi ieri col voto per il rinnovo del Consiglio grande e generale, il parlamento del Titano, non hanno fatto eccezione. Si brinda al successo, inaspettato dicono alcuni commentatori, in via delle Scalette, sede storica della Dc sammarinese perché è ancora la prima forza del Paese, ottenendo il 34,14% dei voti, meglio del 2019 quando aveva fatto 33,34%.
    "Grande soddisfazione" è stata espressa dal segretario politico, Gian Carlo Venturini, 62 anni, tecnico di laboratorio analisi dell'Ospedale di Stato nelle retrovie quando nella Dc c'erano Gabriele Gatti e Claudio Podeschi, ma oggi uomo di punta. Rappresentata comunque la tradizione della Dc, quella che governava prima degli scandali sulle tangenti. "Ci hanno premiato con la loro fiducia - ha detto Venturini alla tv di Stato sammarinese - Ora bisogna formare un Governo. Vedremo con quali forze politiche". Il partito di via delle Scalette con l'alleato Alleanza Riformista, al 6,98%, raggiungono il 41,49% come coalizione.
    Torna anche se con meno splendore un altro partito triturato dall'epoca degli scandali sulle tangenti, il Psd che fa bene arrivando al 12,19%. "Siamo il partito più antico dopo la Dc - ha affermato pubblicamente il segretario Gerardo Giovagnoli - e il terzo della Repubblica". Nella San Marino post bellica il primo governo infatti fu formato da una coalizione di sinistra con comunisti e socialisti. Se il Psd è il terzo partito, il secondo posto va al suo alleato Libera con il 15,75% e insieme arrivano al 28,29%. Il resto dei voti si è frammentato tra Repubblica Futura e Domani Motus Liberi che aumentano le percentuali rispetto alla precedente tornata elettorale con 11,99% e 8,47%. Rete, nato come il M5S di San Marino, resta al 5,07% rischiando di non superare lo sbarramento. Mentre resta fuori dal Consiglio grande e generale Demos con 4,69%. (ANSA).
   

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