Emilia Romagna

Shock alla Mozarc-Bellco, chiude la produzione

A rischio 350 lavoratori dell'azienda del biomedicale

++ Stop produzione a Mozarc-Bellco, 350 lavoratori a rischio ++

Redazione Ansa

BOLOGNA, 12 GIU - La ex Bellco, una delle aziende più importanti del distretto biomedicale modenese, vuole chiudere la parte produttiva dello stabilimento di Mirandola, conservando solo la ricerca e sviluppo. A rischio ci sono 350 dipendenti: 300 diretti e gli altri interinali. Bellco occupa oltre 500 persone a Mirandola. Lo apprende l'ANSA da fonti istituzionali. I sindacati si sono riuniti in assemblea con i lavoratori dopo essere stati informati dai vertici aziendali dell'intenzione di aprire una procedura anti delocalizzazione.

Femca Cisl e Filctem Cgil hanno proclamato lo sciopero alla Mozarc Medical. Non entrano i camion, dai cancelli possono passare solo le auto degli impiegati e dei lavoratori di ricerca e sviluppo in uscita dallo stabilimento. A protestare sono i lavoratori della produzione: rischiano il posto in 350, dopo che l'azienda ha annunciato di voler chiudere le linee produttive. "Ci metterete solo più tempo, ma toccherà anche a voi", dicono ai colleghi in uscita. "Lo so, cercherò un'altra azienda e fate bene a protestare", la replica di uno di loro.

Per il biomedicale di Mirandola è uno shock. Non si era mai registrata una crisi aziendale del genere. Il settore, per decenni uno dei più floridi della regione, era stato duramente colpito dal terremoto del 2012 che in questo territorio aveva avuto il suo epicentro. Poi il comparto era ripartito, ma negli ultimi anni ha sofferto la concorrenza straniera, in particolare cinese, che ha abbattuto i margini ottenibili sui prodotti da dialisi. Tra gli addetti ai lavori si guarda con preoccupazione a un possibile effetto-domino sulle altre aziende del settore: in particolare sono due quelle con gli scricchiolii più forti. Con la procedura anti delocalizzazione, spiegano fonti vicine al dossier, Mozarc Medical punta a trovare un possibile acquirente che rilevi lo stabilimento di Mirandola. Se non sarà così, scatterà la procedura di licenziamento collettivo.

 

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