Emilia Romagna

Sindaci reggiani col Tricolore, 'Fuori violenza dal Parlamento'

Al via campagna 'contro l'aggressione dal sapore squadrista'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 17 GIU - Una foto con il Tricolore per stigmatizzare - alla vigilia della manifestazione in piazza delle opposizioni in programma domani a Roma - "l'aggressione subita dal deputato Leonardo Donno da parte di altri parlamentari". A lanciare l'iniziativa ribattezzata 'Fuori la violenza dal Parlamento-Sindaci in difesa della costituzione e dell'unità nazionale" sono diversi primi cittadini reggiani che non hanno esitato a mettersi in posa con la bandiera italiana.
    "Attraverso questa campagna nella quale ci siamo fatti ritrarre con la bandiera tricolore - osservano i sindaci - vogliamo prendere posizione contro l'aggressione dal sapore squadrista e fascista che ha avuto luogo in Parlamento.
    Un'azione barbara, ingiustificabile - argomentano - che offende le sedi delle istituzioni italiane a pochi giorni dal centenario dell'ultimo discorso di Giacomo Matteotti che di un'altra violenza fu prima testimone e poi vittima".
    Quindi, proseguono, "dal momento che il deputato Donno è stato oggetto di percosse solo perché tentava di consegnare il tricolore al ministro Calderoli, in segno di attenzione all'unità nazionale messa in pericolo da provvedimenti che segneranno in modo indelebile anche le nostre comunità, oggi abbiamo deciso di mostrarci insieme alla nostra bandiera, simbolo di unità nazionale e di adesione ai valori rappresentati dalla nostra Costituzione. La stessa Costituzione che condanna la violenza in ogni sua forma".
    Alla campagna hanno aderito i sindaci di Reggio Emilia, Castellarano, Scandiano, Correggio, Guastalla, Castelnovo ne' Monti, San Martino in Rio, Rolo, Gualtieri, Rubiera, Quattro Castella, Luzzara, Novellara, Fabbrico, Castelnovo di Sotto, Vezzano, San Polo d'Enza, Albinea, Campagnola Emilia, Cavriago, Baiso, Viano e Rio Saliceto. (ANSA).
   

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