(ANSA) - BOLOGNA, 18 GIU - Sono quasi 300 i detenuti del
carcere di Bologna che in questi ultimi dieci anni hanno
indossato la maglia del Giallo Dozza, squadra di rugby nata nel
2014 all'interno della casa circondariale, che milita - caso
unico in Italia - nel campionato nazionale di serie C. La
società Giallo Dozza Bologna Rugby A.
"Siamo assegnatari di questo bando grazie alla rete che si è
creata attorno al Giallo Dozza, fuori e all'interno del carcere.
Siamo molto felici perché è fondamentale per andare avanti", ha
sottolineato questa mattina in conferenza stampa nella sede di
Illumia, partner del progetto, il presidente della squadra
Matteo Carassiti.
"In questi anni dentro il carcere sono entrate decine di
squadre di persone libere che si sono venute a confrontare con i
giocatori detenuti - racconta - Molti di loro prima non avevano
mai visto una palla ovale e si sono messi in gioco con 4
allenamenti settimanali sul campo e teorici". Anche alla Dozza,
si vive "il terzo tempo" che contraddistingue il rugby, con un
momento conviviale dopo la partita insieme alla squadra
avversaria. L'obiettivo è insegnare il rispetto delle regole, la
lealtà, la solidarietà, il fair play.
Tra i dati spicca quello delle recidive tra i detenuti-atleti
della squadra, al di sotto del 5%: "Una percentuale minima -
conferma Carassiti - contro quella drammatica della media
nazionale del 62%". All'interno delle iniziative del progetto
ministeriale, s'inserisce il Memorial Marco Gardenghi, già
presidente dell'Unione Nazionale Giornalisti Pensionati,
recentemente scomparso, innamorato del rugby. L'evento, con la
partecipazione della squadra Giallo Dozza, è organizzato per il
prossimo autunno dall'Ungp Emilia-Romagna e nazionale, l'Odg,
l'Aser, l'Unione stampa sportiva italiana e Confcommercio Ascom
Bologna. (ANSA).
Al carcere della Dozza con il rugby si recuperano i detenuti
Recidive sotto il 5%, in autunno il Memorial Marco Gardenghi