Emilia Romagna

Bonaccini, 'sull'alluvione Regioni e Comuni tagliati fuori'

'Rimborsare i danni come successe per il terremoto in Emilia'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 19 GIU - "Proprio nel momento in cui la Camera approva il cosiddetto Ddl Calderoli sull'autonomia differenziata il Governo continua ad accentrare sempre più nelle sue mani la gestione di tutto, a partire dalla ricostruzione post-alluvione, tagliando fuori Regione e Comuni.
    Un'impostazione sbagliata che li ha portati a una sonora bocciatura da parte degli elettori dell'Emilia-Romagna dieci giorni fa, dove hanno perso nella quasi totalità dei Comuni chiamati al voto in Romagna. Consiglierei meno arroganza e più confronto". Lo dice il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che torna a chiedere al Governo di rimborsare i danni al 100%, "come invece accaduto dopo il terremoto che colpì l'Emilia".
    "A ormai tredici mesi dall'alluvione - dice -proprio non ci siamo. Non solo il credito d'imposta per la ricostruzione, che avevamo chiesto fin dal primo giorno, rimane inattuato in qualche cassetto ministeriale, ma i rimborsi dei beni mobili per i cittadini che hanno perso tutto sono totalmente insufficienti.
    Il Governo, dalla presidente Meloni in giù, si era impegnato a risarcire il 100% dei danni subiti. Ora il decreto in discussione al Senato fissa il tetto forfettario a 6.000 euro per i beni mobili. Se proprio non vogliono o non riescono a garantire il 100% di rimborso dei danni, noi chiediamo di alzare questi rimborsi almeno a 30.000 euro, perché non sia una presa in giro per le famiglie alluvionate. Abbiamo anche chiesto di sbloccare una volta per tutte i soldi del Pnrr - 1,2 miliardi di euro - annunciati in pompa magna cinque mesi fa per la ricostruzione pubblica: passa il tempo, i soldi non si vedono e rischiamo di perdere un'altra estate per fare lavori urgenti".
    Bonaccini sottolinea anche di aver dato il via libera al rinnovo fino al 31 dicembre del commissario Figliuolo, la cui richiesta è arrivata con una lettera. "Mi sarei aspettato almeno una telefonata - ha detto - ma nemmeno hanno sentito il dovere di farlo. A proposito di rispetto istituzionale nei confronti di chi ha subito e vissuto un anno fa una tale tragedia". (ANSA).
   

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