(ANSA) - BOLOGNA, 19 GIU - Dalla prima mattinata uomini della
Guardia di Finanza e della Polizia di Stato stanno eseguendo -
su disposizione della Procura Reggio Emilia - un decreto di
perquisizione e due decreti di sequestro preventivo relativi ai
proventi illeciti di una presunta frode fiscale milionaria,
emessi dal Gip del Tribunale emiliano. L'attività d'indagine -
ribattezzata 'Titano' ha permesso di individuare una serie di
società cartiere costituite al fine di emettere fatture per
operazioni inesistenti nei confronti di terze società al fine di
consentire a queste l'evasione delle imposte sui redditi e
dell'Iva, a beneficio della cosiddetta consorteria criminale.
Al termine delle attività d'indagine, è emerso come 44
società avrebbero utilizzato, nelle rispettive dichiarazioni
annuali ai fini dell'Iva e delle Imposte dirette, fatture per
operazioni inesistenti ricevute dalle società cartiere per circa
62.000.000 in un arco temporale che va dal 2018 al 2022.
Le società cartiere sarebbero riconducibili, principalmente,
ad un soggetto residente in provincia di Reggio Emilia già
coinvolto nell'operazione 'Billions' insieme a altre persone
coinvolte nella stessa inchiesta e colpite, all'epoca, da misure
cautelari
Alla luce delle risultanze investigative è stato emesso un
provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di 8
società presenti sul territorio nazionale e di 9 dei
rappresentanti legali o amministratori delle stesse società che
avrebbero conseguito un profitto illecito di 6.000.000. Oltre
all'esecuzione del decreto di sequestro, sono state effettuate
80 perquisizioni - anche con i 'Cash Dog della Guardia di
Finanza - e sono state notificate le Informazione di garanzia a
50 persone fisiche denunciate a piede libero per reati fiscali.
(ANSA).
Gdf e Polizia svelano frode fiscale da 62 milioni, 50 indagati
Operazione 'Titano'. Perquisizioni e sequestri per 6 milioni