Emilia Romagna

Sanità:Ematologia Seràgnoli celebra 50 anni di progressi e sfide

Convegno su uno dei principali centri per cura malattie sangue

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 21 GIU - Compie mezzo secolo l'Ematologia Seràgnoli dell'Irccs Policlinico Sant'Orsola di Bologna. Un anniversario che celebra una rivoluzione nella cura delle malattie del sangue e sancisce il ruolo dell'ematologia bolognese come uno dei centri di riferimento a livello nazionale e internazionale, tanto che oltre il 30% dei pazienti proviene da fuori regione.
    Dei risultati ottenuti e delle prossime sfide si discuterà in un convegno martedì 25 giugno, nell'Aula Absidale Santa Lucia, dalle ore 16 con la partecipazione di autorità e professionisti.
    "Vogliamo festeggiare con tutti i bolognesi perché crediamo che l'Ematologia rappresenti un bene di tutta la comunità metropolitana - dichiara il prof. Michele Cavo, direttore dell'Ematologia Seràgnoli - oltre che un patrimonio nazionale dalla storia ormai lunga e consolidata".
    Storia che affonda nell'aprile del 1974 quando fu realizzata la prima sede dell'Ematologia in pochi metri quadrati al piano terra e nel seminterrato di uno dei padiglioni del Policlinico, grazie alla determinazione di luminari come il prof. Domenico Campanacci e il prof. Sante Tura. Fu lui a lamentarsi pubblicamente della "gravità della situazione chiedendo di trovare per l'Ematologia una sistemazione più adeguata", ricorda il prof. Cavo. L'appello venne raccolto da Enzo Seràgnoli, presidente dell'azienda G.D, che da allora ha per sempre legato il cognome di famiglia allo sviluppo logistico e scientifico dell'Ematologia bolognese.
    Prima nel 1981 con la nuova sede dell'Istituto di Ematologia "Lorenzo e Ariosto Seràgnoli", poi ampliata con successivi interventi strutturali. Un legame consolidato grazie alla figlia Isabella Seràgnoli, che proseguirà anche nel nuovo Polo Ematologico di 12.500 metri quadrati. Oggi l'Ematologia Seràgnoli conta su oltre 200 tra medici, ricercatori, collaboratori, amministrativi e personale del comparto; più di 200 gli studi clinici con farmaci sperimentali, 160 gli articoli pubblicati all'anno. Enormi i progressi nella sopravvivenza dei pazienti: 50 anni fa di leucemia mieloide cronica si moriva, oggi la sopravvivenza è sovrapponibile a quella del resto della popolazione, è più che triplicata nei casi di mieloma multiplo, aumentata fino all'85% per i linfomi di Hodgkin ed al 70% per alcuni Linfomi non-Hodgkin. Tra i prossimi obiettivi, nel 2025 al Policlinico entreranno in funzione due camere bianche dedicate alla produzione di terapie con cellule Car-T. (ANSA).
   

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