Emilia Romagna

Al Cinema Ritrovato di Bologna film ucraini salvati dalla guerra

Digitalizzate le opere del regista Sergej Paradžanov

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 25 GIU - "Oggi l'Ucraina non può più permettersi di perdere il proprio patrimonio". La guerra sconvolge ogni aspetto della vita in Ucraina. Anche quello della sua Cineteca, il Dovzhenko National Centre, che ha più volte lanciato, in questi mesi, l'allarme relativo alle opere che custodisce e ha rinnovato il suo appello attraverso le parole della sua direttrice Olena Honcharuk, intervenuta al festival 'Il Cinema Ritrovato' di Bologna.
    Tra le opere conservate dalla Cineteca ucraina, quelle del maestro Sergej Paradžanov - di cui quest'anno si celebra il centenario della nascita -, armeno nato in Georgia, tuttavia cresciuto cinematograficamente proprio in Ucraina. Quei suoi primi film, realizzati nel decennio tra il 1954 e il 1964, sono stati salvati grazie a una cooperazione internazionale - sotto l'egida della Fiaf (Fédération internationale des archives du film) - capace di far arrivare a Kiev professionisti e tecnologie per salvaguardare, attraverso la digitalizzazione, i lavori di Paradžanov, che arrivano ora al festival 'Il Cinema Ritrovato'.
    A Bologna quindi si potranno vedere, oltre a questi primi film realizzati dal 1954 al 1964, il restauro, in prima assoluta, del suo primo capolavoro riconosciuto, Le ombre degli avi dimenticati, realizzato anch'esso in Ucraina, nel 1966 (restauro promosso da The Film Foundation's World Cinema Project di Martin Scorsese e dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Oleksandr Dovzhenko National Centre). A questi lavori, si aggiungono i frammenti rimasti degli Affreschi di Kiev (1966) e due documentari, Parajanov, the Last Spring di Mikhail Vartanov (1992) e Sergueï Paradjanov, le rebelle di Patrick Cazals (2003). (ANSA).
   

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