Emilia Romagna

Processo Amato: l'imputato, "mai avuto problemi economici"

"La decisione di abitare nello studio era transitoria"

Redazione Ansa

BOLOGNA, 03 LUG - "Io non ho mai avuto problemi economici e con il mio lavoro ho più di quello che mi serve e per le mie abitudini di vita. Da quando sono maggiorenne non ho mai avuto problemi economici, ho sempre lavorato". Lo ha detto Giampaolo Amato, l'oculista, ex medico della Virtus, accusato di aver ucciso con un mix di farmaci la moglie Isabella Linsalata e la suocera Giulia Tateo, davanti ai giudici della Corte d'Assise di Bologna.
    Amato, rispondendo alle domande dell'avvocata di parte civile, Francesca Stortoni, che rappresenta Nicola Tateo, il fratello della suocera, ha aggiunto: "Amo il mio lavoro e lavoro per il piacere di farlo". "Con mia moglie Isabella non è mai esistito alcun problema economico. Io ci ho rimesso la tranquillità familiare, sono stato coerente, ho detto che mi sono innamorato di un'altra persona e sono uscito di casa, rinunciando a tutto", ha chiarito Amato, precisando che in famiglia "non ci sono mai state discussioni anomale o esagerate".
    "Quando sono uscito di casa ho continuato a pagare tutte le utenze", ha aggiunto Amato, sottolineando che la decisione di andare ad abitare nel suo studio, in via Bianconi al civico 6, a partire da luglio 2021 "era transitoria". Al piano superiore c'era la casa di famiglia e la casa della suocera, Giulia Tateo.
    "Sono rientrato perché aspettavo di trovare un'altra soluzione - ha aggiunto Amato - Questa scelta non era motivo di attrito con nessuno. L'ammezzato di via Bianconi, 6 era ed è sempre stato destinato allo studio. Potevo continuare a permettermi un affitto, i soldi per noi non sono mai stati un problema, ma era una soluzione temporanea".

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