Emilia Romagna

Il patto del buon lavoro a Hera, 2.600 assunzioni

Sessanta milioni di investimenti e potenziato il welfare

Redazione Ansa

BOLOGNA, 04 LUG - Investimenti per 60 milioni in formazione per il quadriennio 2024-2027, di cui un terzo sulla sicurezza, e 2.600 assunzioni: sono i punti principali previsti dal Patto del Buon Lavoro sottoscritto dal gruppo Hera con le organizzazioni sindacali, , un documento programmatico presentato come inedito nel panorama italiano.
    Fondato su cinque pilastri - salute e sicurezza; filiere integrate e appalti; equità e inclusione; benessere, sviluppo professionale e produttività; sostenibilità e valore condiviso - l'accordo è stato firmato dal gruppo Hera, dal coordinamento Rsu del gruppo e dalle segreterie nazionali e regionali di Filctem e Fp Cgil, Femca, Fit e Flaei Cisl, Uiltec e Uiltrasporti Uil, Fiadel e Cisal Federenergia.
    Da quest'anno fino al 2027 sono previsti 60 milioni in formazione, di cui un terzo sulla sicurezza nel lavoro, 2.600 assunzioni - di cui 200 internalizzazioni - e diverse misure a favore dei lavoratori con figli, tra cui l'estensione dei permessi nel primo anno di età del bambino e altre due giornate nei primi tre anni di vita e un giorno per permettere di essere presenti nel primo giorno di scuola elementare. A queste iniziative si aggiunge un premio di risultato che cresce di 225 euro all'anno. Il patto è stato sottoscritto dopo otto mesi di trattative con i sindacati e di un confronto che aveva portato a uno sciopero il 6 maggio.
    "Vogliamo essere un esempio di come l'impresa possa rappresentare un motore di cambiamento positivo e costruire insieme un futuro più inclusivo, sostenibile e sicuro", ha sottolineato il presidente esecutivo di Hera, Cristian Fabbri, a margine della firma con le sigle.

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