Emilia Romagna

Saluti romani a Predappio, assolti in cinque a Forlì

Accusati della violazione della Legge Mancino a commemorazione

Redazione Ansa

Il tribunale di Forlì ha assolto cinque attivisti, imputati per aver violato la legge Mancino con i saluti romani fatti a Predappio, paese natale di Benito Mussolini, in occasione di una commemorazione di nostalgici, a luglio 2020. "L'odierna sentenza di assoluzione - dice l'avvocato Francesco Minutillo, che assiste gli imputati - ha un significato del tutto particolare perché per la prima volta viene accertato e dichiarato il diritto di omaggiare Benito Mussolini a Predappio con il saluto romano e il rito del presente".
    "Ora a Predappio - prosegue il legale, autore del libro 'Anche i fascisti hanno diritti' - si potrà tornare a commemorare degnamente l'anima di sua eccellenza senza dover ricorrere a surrogati imposti da una persecuzione giudiziaria che negli ultimi anni aveva raggiunto dei picchi veramente ingiustificabili".
    Dopo quella di Ravenna tre settimane fa, su una commemorazione di Ettore Muti, "questa di Forlì è la seconda sentenza consecutiva che assolve il saluto romano durante un rito commemorativo. In questo caso si è giunti sino alla fine del dibattimento e la formula assolutoria utilizzata dal giudice è stata netta: 'il fatto non sussiste. È stata dunque esclusa in nuce - spiega Minutillo - l'applicabilità della legge Mancino così come ipotizzato dalla Procura che faceva assurgere il saluto romano a simbolo ed atto propagandistico di movimento del razzista. Si tratta di una applicazione concreta delle sezioni unite di gennaio anche se dovremo attendere le motivazioni del tribunale di Forlì che verranno depositate tra quaranta giorni".
    (ANSA).
   

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