Emilia Romagna

La storia di Samia a Ravenna per Le vie dell'Amicizia

Laura Ruocco, spettacolo dalla contaminazione umana e artistica

Redazione Ansa

RAVENNA, 06 LUG - "Non posso dire che ho paura", dice nell'emozione Laura Ruocco, regista della multidisciplinare e multiforme trasposizione teatrale del romanzo di Giuseppe Catozzella Non dirmi che hai paura che andrà in scena lunedì 8 luglio 2024 alle 21, al Teatro Alighieri di Ravenna, in prima assoluta, nell'ambito delle Vie dell'amicizia, manifestazione promossa dal Ravenna Festival che è anche il produttore dello spettacolo.

"Tutto è nato sei anni, fa stavo lavorando con Giorgia Massaro, (che qui interpreta la protagonista Samia) che studiava un reading animato di questo libro che non conoscevo. Mentre me ne parlava ho visto che una luce nei suoi occhi si era accesa, mi ha incuriosito al punto da leggere il libro, che ora, lo ammetto mi ha cambiato in qualche modo la vita", racconta ancora Laura Ruocco in un'intervista all'ANSA.

 

Lo spettacolo teatrale è una narrazione molto evocativa della storia vera di Samia Yusuf Omar, l'atleta somala che con grande talento, sogni e determinazione, arrivò a gareggiare nei 200 metri femminili alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Al ritorno da Pechino, con in testa l'obbiettivo delle Olimpiadi di Londra, Samia abbandona la Somalia, oramai in pieno regime integralista e intraprende il viaggio dei migranti, unica soluzione per poter gareggiare e arrivare in Inghilterra. "Dopo aver preso i diritti, Catozzella è stato subito con noi, il passo successivo sono state le musiche di Peter Gabriel, perfette per la sua sensibilità". Ci sono nello spettacolo anche musiche originali realizzate da Alessandro Baldessari, "che fa musica elettronica".

In video poi anche la partecipazione di due atleti, Hadi Tiranvipour e Mahdia Sharifi, due atleti di taekwondo, del progetto olimpionico per i rifugiati, i nostri Samia. Dal 2016 dalle Olimpiadi di Rio è stato inserito un programma per i rifugiati che possono continuare i loro allenamenti prendendo parte alla squadra olimpica dei rifugiati, se si qualificano partecipano sotto questa bandiera ai Giochi. Lui sarà alle Olimpiadi a Parigi. Quello dei migranti è diventato il tema delle vie dell'Amicizia di quest'anno e Cristina Mazzavillani Muti è stata la prima a cui l'abbiamo raccontato e lei ci ha incitato ad andare avanti.

Lo spettacolo si avvale anche di due grandi patrocini, quello di UNHCR e di CONI. Oltre a Giorgia Massaro nei panni di Samia, Jonis Bascir (il padre Aabe), di Helen Tesfazghi (la sorella Hodan), Brian Boccuni (Ahmed), Maria Chiara Di Giacomo (la madre) e Elisa Lombardi (Fawday), Madior Fall, che debutta in teatro nel ruolo coprotagonista di Alì, l'amico fraterno. Poi ancora Eleonora Di Luca ed Edoardo Grimaldi e Maya Cito, giovanissimi talenti nei panni di Samia, Alì e Hodan bambini. Le scenografie sono di Matteo Benvenuti, le luci di Emanuele Agliati.

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