Emilia Romagna

Detenuto suicida a Bologna, il 58esimo da inizio anno

Il Sappe: "E' una sconfitta per lo Stato"

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 21 LUG - "Avrebbe compiuto 48 anni a dicembre, origini albanesi, è stato trovato impiccato nella sua cella della Casa circondariale di Bologna. A nulla sono valsi i soccorsi della Polizia penitenziaria e dei sanitari. Era detenuto dal 27 maggio e in attesa di giudizio con l'accusa di tentato omicidio. Si tratta del 58esimo suicidio di un detenuto dall'inizio dall'anno, cui bisogna aggiungere due omicidi e 63 decessi per altre cause, nonché sei appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. Insomma, ormai più che di carceri si rischia di dover parlare di camere mortuarie". Lo dice Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, "Questo ulteriore suicidio avvenuto oggi nel carcere bolognese della Dozza deve far riflettere sulla condizione in cui vivono i detenuti e su quella in cui è costretto ad operare il personale di polizia penitenziaria", dice Giovanni Battista Durante segretario nazionale aggiunto del Sappe.
    "Spesso, questi eventi, oltre a costituire una sconfitta per lo Stato, segnano profondamente gli agenti che devono intervenire. Si tratta spesso di agenti giovani, lasciati da soli nelle sezioni detentive, per la mancanza di personale.
    Servirebbero anche più psicologi e psichiatri, vista l'alta presenza di malati con disagio psichiatrico. Spesso, anche i detenuti, nel corso della detenzione, ricevono notizie che riguardano situazioni personali che possono indurli a gesti estremi", aggiunge. (ANSA).
   

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