BOLOGNA, 06 AGO - Il gruppo Max Mara abbandona le pellicce animali. Ad annunciare la decisione del marchio di moda con sede a Reggio Emilia è la Lav, che da anni - ma soprattutto negli ultimi tempi - porta avanti numerose iniziative di sensibilizzazione sul tema. "Ci siamo riusciti - sottolineano gli animalisti - Anche Max Mara Fashion Group è diventata fur-free".
"Un risultato - sottolinea Lav - che abbiamo raggiunto nonostante la totale indifferenza dell'azienda alle nostre richieste di incontro e che è stata proprio la causa della campagna globale di pressione #FurFreeMaxMara organizzata con la Fur Free Alliance e che ha visto Lav e Humane Society International protagonisti di un clamoroso blitz in mongolfiera presso la sede centrale del Gruppo a Reggio Emilia lo scorso febbraio", dichiara Simone Pavesi, responsabile Lav Area Moda Animal Free. La campagna aveva innescato anche un "mail bombing" fatto anche di telefonate e post sui social per chiedere al gruppo di moda di dismettere le produzioni in pelliccia animale.
Secondo quanto reso noto dalla Lav la decisione è stata comunicata da Max Mara con una nota interna allo staff: "L'azienda non vende, online né in nessuno dei suoi punti vendita fisici, alcun prodotto realizzato con pelliccia, né vi è l'intenzione di introdurre alcun prodotto realizzato con pelliccia nelle prossime collezioni dei marchi di Max Mara Fashion Group". Ciò, aggiungono gli animalisti "è stato confermato da un dirigente di Max Mara, che ha aggiunto: 'Max Mara, inclusa MMFG e tutte le filiali, ha adottato una fur-free policy e non ha intenzione di introdurre la pelliccia in nessuna delle prossime collezioni per nessuno dei marchi MMFG'".
"Confermiamo che nei brand di Max Mara Fashion Group non si commercializzano prodotti con pelliccia da molte stagioni". Così in una nota Max Mara commenta l'annuncio della Lav sul gruppo che "diventa" pelliccia-free. Il gruppo sottolinea di non aver "rilasciato alcuna dichiarazione pubblica. Abbiamo rassicurato, con un comunicato interno, i nostri collaboratori che sono stati oggetto di pressioni e violenze - in particolare negli Stati Uniti - che l'azienda ha da tempo scelto di non fare uso di pelliccia nei suoi prodotti e che avremmo esplorato qualunque soluzione legale a nostra disposizione, per proteggerli da sistematiche violazioni della loro privacy e da ripetute violenze psicologiche".
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