(ANSA) - BOLOGNA, 13 AGO - Ricoverato all'ospedale Maggiore
di Bologna per due piccoli calcoli in un condotto, un uomo di 64
anni è morto circa due mesi dopo, l'8 agosto, dopo essere stato
sottoposto a quattro interventi chirurgici e con una situazione
via via precipitata durante settimane che i familiari hanno
definito di "lucida agonia".
Dopo l'esposto di moglie e figlia del paziente, assistiti
dall'avvocato Chiara Rinaldi, la Procura bolognese, con il Pm
Marco Imperato, ha aperto un fascicolo per omicidio e lesioni
colpose e ha disposto l'autopsia, con l'incarico della
consulenza conferito al medico legale prof.
Il 64enne era stato ricoverato il 4 giugno, con forte dolore
a stomaco e schiena. Ricoverato in Medicina, il 18 ha avuto il
primo intervento chirurgico durante il quale, ipotizza l'esposto
dei familiari, potrebbe essere stato 'bucato' un tratto del
duodeno. Nei giorni successivi le condizioni del paziente sono
peggiorate, con gravi infezioni anche da batterio ospedaliero.
Dopo l'ultima operazione, il 12 luglio, con l'asportazione di
diversi organi, l'uomo è rimasto in Rianimazione e in seguito a
diverse crisi è morto, l'8 agosto. I familiari chiedono di
valutare la condotta dei medici e dei sanitari che l'hanno avuto
in cura. (ANSA).
Ricoverato per calcoli muore dopo due mesi, 2 medici indagati
Esposto della famiglia, la Procura dispone l'autopsia