Emilia Romagna

Lepore: 'turismo sostenibile e concordato con i cittadini'

Sindaco Bologna, 'decidiamo come spendere fondi tassa soggiorno'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 AGO - "Il turismo è un fenomeno globale e alzare muri per fermarlo è ideologico e velleitario. Piuttosto, dobbiamo coinvolgere i cittadini nella sua gestione. Per questo in autunno lanceremo un percorso che abbiamo chiamato 'destinazione turistica democratica': vogliamo decidere insieme come spendere i 14 milioni di euro all'anno di proventi della tassa di soggiorno.
    L'idea è che ogni euro incassato dai turisti debba servire a rendere più vivibile la città". E' quanto afferma a Repubblica il sindaco di Bologna Matteo Lepore, commentando l'articolo del New York Times sull'overtourism in città.
    "Mi sono già scusato per il tono - ha aggiunto - Mi sono scaldato perché sono innamorato della mia città e continuo a ritenere il taglio di quell'articolo sbagliato. Ma se ha avuto il merito di mettere in luce quello che stiamo facendo sull'overtourism, da anni, ben venga".
    Sul coinvolgimento dei cittadini "noi saremo i primi in Italia. In inglese si dice DMOcracy, ed è la somma di destinazione turistica più democrazia. Il turismo per funzionare deve migliorare la vita di tutti, non mangiarsi le città.
    Vogliamo discuterne nei quartieri, che stiamo riformando, a partire dai dati, attraverso meccanismi di partecipazione diretta".
    Sul fatto che gli studenti non trovano una stanza a meno di 600 euro in centro, il sindaco commenta: "L'università di Bologna ha 100mila iscritti, 60mila dei quali vivono in città.
    Molti grandi atenei americani ne hanno 30mila. Noi stiamo costruendo di tasca nostra studentati pubblici, ma se manca una politica nazionale sul diritto allo studio le città fanno fatica. Il problema non è solo Airbnb, è un intero sistema di grandi piattaforme. Città come Amsterdam e Barcellona hanno preso contromisure, in Italia deve agire il Parlamento. Insieme a una ventina di città abbiamo firmato una proposta per fermare la tensione abitativa che restituisce ai sindaci la possibilità di contingentare le licenze delle case vacanze. Per stabilirne un tetto massimo". (ANSA).
   

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