(ANSA) - BOLOGNA, 14 SET - Nel secondo trimestre di
quest'anno, l'export delle aziende bolognesi ha toccato quota
5,4 miliardi. Rispetto allo stesso periodo del 2023 si registra
una crescita dello 0,9%, più alta della media regionale (+0,2%)
e nazionale (+0,5%).
Rallentano le importazioni, che perdono nei tre mesi il 4,8%,
segnale rilevante considerando che la manifattura bolognese
opera sulla trasformazione di materie prime e semilavorati. In
calo anche gli acquisti dall'estero emiliano-romagnoli, -6,9%, e
nazionali, -4,6%.
Tornando alle vendite all'estero volano i mezzi di trasporto
(+22,1%), mentre si registra un netto calo dei macchinari
(-6,5%). Ripartono le vendite negli Stati Uniti (+7,1%), che
restano il principale mercato estero della manifattura
bolognese. La Germania resta il principale mercato, ma perde il
3,9%, mentre tengono le vendite in Francia (+0,7%) e Regno Unito
(+2,1%). Il mercato asiatico cresce dell'11%, grazie al boom
delle vendite in Giappone, +52%, dovute quasi esclusivamente
alle vendite del tabacco, e al +70% delle vendite di macchinari
e mezzi di trasporto negli Emirati Arabi Uniti.
I primi sei mesi dell'anno si chiudono così con un -3,3% per
le vendite all'estero, dovuto esclusivamente al rallentamento di
inizio anno; in valori assoluti si tratta di oltre 10,3
miliardi. (ANSA).
Secondo trimestre in risalita per l'export bolognese a +0,9%
Vendite all'estero per 5,4 miliardi, volano i mezzi di trasporto