(ANSA) - BOLOGNA, 17 SET - Al 30 giugno scorso nelle
strutture emiliano-romagnole erano rinchiuse oltre 3.700
persone, 750 in più rispetto alla capienza massima.
Dall'intervista è emerso che nelle carceri
dell'Emilia-Romagna vivono oggi 167 donne, mentre i detenuti
stranieri sono più di 1800. Del totale, in 2.600 stanno
scontando la pena frutto di una sentenza definitiva, mentre
1.125 sono in custodia cautelare o in attesa di giudizio. In
aumento anche il numero dei detenuti con meno di 25 anni. Uno
dei principali problemi, poi, è la mancanza di lavoro: sui quasi
3.800 detenuti, ogni giorno 900 persone fanno 'lavoretti'
all'interno delle strutture come le pulizie, aiuto cuoco,
piccoli interventi di manutenzione, gestione della spesa. Ma se
si calcolano i detenuti realmente alle dipendenze di vere e
proprie aziende il numero cala drasticamente del 75%, arrivando
a poco più di 150 persone, di cui nemmeno 10 sono donne.
La puntata ospita anche un approfondimento sulla comunità
papa Giovanni XXIII di Rimini, fondata da don Oreste Benzi.
L'associazione si occupa di reinserire i detenuti nel mondo del
lavoro, permettendo loro di vivere in vere e proprie comunità
dove imparano un mestiere. (ANSA).