BOLOGNA, 22 SET - Un paese sconvolto in cerca di silenzio, che chiede di spegnere i riflettori mentre "si lecca le ferite". Perché quello che è successo, come ricostruito dalla Procura di Parma, non è un banale incidente ma qualcosa "di difficilmente descrivibile".
"Adesso però basta, c'è voglia di silenzio. Dello sgomento, dell'incredulità si è già detto - dice il sindaco - rischiamo il circo mediatico, adesso la comunità ha bisogno di rimanere in silenzio per leccarsi ferite profonde". Un'idea nata da alcuni ragazzi della pro loco è di organizzare una fiaccolata per i due bimbi che non hanno avuto la possibilità di vivere.
"Un'idea ancora embrionale - dice il sindaco - che vedremo se e come portare avanti". Così, aggiunge, "come l'eventuale registrazione all'anagrafe del bimbo nato il 7 agosto", come ipotizzato dalla Procura che ne deve far richiesta eventualmente al Tribunale civile. "Ad ora non ho ricevuto alcuna comunicazione in merito", precisa Dall'Orto. "Ora - conclude - è giusto solo avere un pensiero per questi due bimbi che non hanno avuto la fortuna di poter crescere".
Chiara Petrolini, la 21enne che li ha partoriti a distanza di un anno e mezzo e poi seppelliti, nascosti, nel giardino di casa, è indagata per omicidio premeditato e occultamento di cadavere ed è agli arresti domiciliari. Giovedì è fissato il suo interrogatorio di garanzia davanti al Gip.
Traversetolo cerca pace, pensa a fiaccolata per i neonati morti
Sindaco, 'giusto solo avere un pensiero per i due bimbi'