Emilia Romagna

Alluvione: Faenza fa da sola, rimborsi e interventi in deroga

Priolo a Figliuolo: 'Non si può fare il commissario da Roma'

Redazione Ansa

(Di Riccardo Rimondi) (ANSA) - BOLOGNA, 24 SET - Il via ai lavori per la messa in sicurezza del torrente Marzeno "senza attendere le autorizzazioni e con il solo via libera informale già ricevuto".
    E lo stanziamento di un contributo a fondo perduto di diecimila euro "per ogni nucleo familiare che ha subìto almeno due alluvioni". È lo scatto del sindaco di Faenza Massimo Isola, che in una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella annuncia che il Comune agirà in deroga rispetto alle competenze degli altri enti.
    Gli abitanti della cittadina nel Ravennate simbolo di un territorio colpito da tre alluvioni in un anno e mezzo, spiega Isola, si sentono "abbandonati dalle istituzioni". E così la giunta "ha deciso di assumersi direttamente la responsabilità, come fosse nostra, di interventi che l'ordinamento prevede in capo ad altre e diverse amministrazioni, in alcuni casi istituite con lo specifico e unico scopo di curare la ricostruzione dei territori colpiti dal maggio 2023". Il primo cittadino rincara: "Mentre altri ancora discutono noi faremo un pezzo di ciò che serve ai nostri concittadini. Con lo stesso spirito collaborativo di sempre ma pronti alla 'disobbedienza istituzionale' pur di proteggere i cittadini e garantire la sicurezza".
    L'affondo dalla Bassa romagnola arriva nelle stesse ore in cui la presidente facente funzione dell'Emilia-Romagna Irene Priolo ha incontrato il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario alla ricostruzione, per poi riferire in Assemblea legislativa. Ai consiglieri regionali ha sottolineato la necessità di "realizzare in tempi straordinariamente brevi opere straordinariamente complesse", chiedendo al governo a mettere risorse "che ad oggi non ci sono avendo già utilizzato il commissario tutte le risorse a sua disposizione". Poi, un messaggio proprio a Figliuolo: "Al commissario e alla sua struttura ho chiesto di dedicarsi a tempo pieno a questa attività e di farlo da qui: non può essere un impegno tra gli altri da svolgere da Roma o da altre parti del mondo". Priolo ha chiesto "procedure straordinarie e immediate: se è stato fatto per ricostruire il Ponte Morandi a Genova, perché non lo si può replicare in Emilia-Romagna?".
    Poi in aula ha puntato il dito contro l'esecutivo: per gli interventi dell'ultimo anno e mezzo "all'Agenzia regionale il governo ha assegnato zero personale aggiuntivo", l'affondo. E rincara: "Se avessimo dovuto gestire con questa governance, queste norme e queste risorse la ricostruzione post sisma dell'Emilia, le migliaia di famiglie terremotate sarebbero ancora fuori casa e le scuole chiuse".
    È il fischio d'inizio di un lungo e aspro dibattito in aula, nell'ultima seduta di questa Assemblea legislativa prima delle Regionali di novembre. Sullo sfondo resta il monito del candidato di centrosinistra Michele de Pascale: davanti ai continui litigi tra istituzioni "oggi i cittadini hanno in odio la Repubblica", aveva detto in mattinata a Omnibus su La7.
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it